Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Segnale positivo» Gestori soddisfatti del voto sui baretti

Fonte: L'Unione Sarda
8 febbraio 2010

Il piano d'utilizzo del litorale


«Per noi il voto del Consiglio comunale è un segnale positivo, un tassello di un mosaico che si sta componendo. Abbiamo già chiesto al Comune l'autorizzazione a demolire e a ricostruire. Sia ben chiaro: non vogliamo nessuna sanatoria». Sergio Mascia, presidente del Consorzio Poetto services, che rappresenta nove dei venti baretti del Poetto, è soddisfatto nonostante il futuro dei chioschi rimanga in bilico.
È vero, infatti, che il Consiglio comunale ha approvato le linee guida del Piano di utilizzo del litorale, ma si tratta semplicemente di uno strumento di indirizzo che non cancella gli effetti delle 17 ordinanze di demolizione. Proprio ieri è scaduto il termine concesso dal dirigente del servizio edilizia privata dell'amministrazione civica per «ripristinare lo stato dei luoghi» e demolire le parti ritenute abusive perché realizzate «in difformità dalle autorizzazioni».
In realtà i gestori hanno ancora circa tre mesi perché le procedure per l'esecuzione coattiva del provvedimento richiedono una serie di passaggi burocratici, quantificati, appunto, in novanta giorni.
Le ruspe, dunque, per il momento restano ferme ai box in attesa di un nuovo incontro: il 10 febbraio è infatti in programma una conferenza di servizi alla quale parteciperanno Regione, Comune e Demanio. Un tavolo che dovrà decidere se sarà possibile, dopo la demolizione delle parti di manufatti considerati irregolari, la ricostruzione sulla base delle nuove regole fissate nelle linee guida del Pul approvato avant'ieri.
Che rappresenta solo l'inizio di un processo lungo: sarà affisso all'albo pretorio del Comune per sessanta giorni, il tempo per presentare eventuali opposizioni. Poi è previsto un nuovo passaggio in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva.
Si tratta di capire se la Regione dirà sì alla richiesta del Comune e dei gestori che chiedono da tempo una modifica del piano paesaggistico regionale che cosenta di considerare il litorale cagliaritano non alla stregua di una baia immacolata in una zona costiera, ma quello che è: una spiaggia cittadina, un quartiere vissuto 365 giorni all'anno. A quel punto il Piano di utilizzo del litorale potrebbe ricalcare le linee guida approvate giovedì. In caso contrario il Pul dovrebbe essere uniformato al ppr in vigore. Che prevede chioschi piccoli da montare a maggio e smontare a settembre. E concessioni annuali. Ipotesi che i gestori non vogliono nemmeno prendere in considerazione.

06/02/2010