I commenti dopo la sentenza che ha annullato un nulla osta per costruire sul colle
Gli ambientalisti esultano, al Comune frenano. La sentenza del Consiglio di Stato che annulla una delle autorizzazioni paesaggistiche concesse dal Comune per l'edificazione di uno dei comparti di Tuvixeddu e stabilisce la necessità di ottenere un nulla osta (adeguatamente motivato sul piano paesaggistico) per ogni singolo edificio ha suscitato, come era ovvio, reazioni contrastanti.
Per Legambiente la sentenza rappresenta «una svolta» e «conferma quanto Legambiente e la passata Giunta Regionale vanno dicendo da anni». Per questo, sostiene il presidente regionale Vincenzo Tiana, «appare oggi ancora più improvvida e azzardata la recente delibera della Giunta Regionale che ha confermato la volontà di dare attuazione all'accordo di programma stipulato con il Comune di Cagliari nel 2000, indifferente al Codice Urbani che del 2004 ha profondamente modificato la considerazione del bene ambientale, impassibile davanti all'opinione pubblica, incurante degli interventi di esperti e studiosi anche di fama internazionale a favore della salvaguardia del colle».
Legambiente Sardegna, ribadisce Vincenzo Tiana, sollecita nuovamente l'invito al Presidente della Regione per un confronto che permetta di illustrare i propri approfonditi studi sulla necessità di realizzare un grande parco archeologico-ambientale e sulle conseguenze negative del progetto in essere».
Diverso il parere di Massimiliano Tavolacci, presidente della commissione urbanistica del Consiglio comunale: «Non è detto che ciò che la soprintendenza sta facendo sia un bene per la collettività. E cito come esempio la presunta vittoria in sede amministrativa sull'ospedale Marino: che cosa hanno ottenuto dopo l'annullamento l'aggiudicazione della gara per la trasformazione del rudere in un centro benessere? Che resta un rudere. Ecco, se questo è il loro modello di sviluppo della Sardegna evidentemente non è una vittoria. La Regione», aggiunge l'esponente dell'Udc, «ha sancito che l'accordo di programma su Tuvixeddu è strategico per la Sardegna perché renderà fruibile un parco archeologico enorme e lo metterà a disposizione dei cittadini. L'alternativa, ciò che vuole la soprintendenza ai beni paesaggistici, è l'abbandono. Peraltro gli edifici, lo ribadisco, sono in un punto marginale che non crea problemi»
Per Roberto della Seta, senatore Pd da tempo impegnato in difesa del colle, «l'auspicio è che la Regione Sardegna e il Ministero dei Beni culturali agiscano fattivamente per creare un grande parco archeologico-ambientale».
07/02/2010