Pirri. La Municipalità: nessuno lì è interessato a quel tipo di edifici. Giovedì una riunione
Chiesta una variante al piano di risanamento urbanistico
La mancanza di strade asfaltate e servizi è solo uno dei tanti problemi di Barracca Manna. Nell'ex rione abusivo di Pirri ci sono anche centinaia di proprietari che hanno perso la possibilità di costruire una casa, perché l'area in cui si trova il loro terreno è stata sottoposta a vincolo.
Il Piano di risanamento urbanistico della zona, predisposto dal Comune nel 1996 sulla base della situazione fotografata nel 1991, aveva infatti individuato otto grandi zone classificate “Riv - direzionali - vincolate” dove possono nascere soltanto uffici, attività commerciali, residence, alberghi, giardini, parcheggi, strutture adibite a servizi di utilità sociale, sanitaria e ricreativi. L'arrivo del vincolo è stato una batosta soprattutto per coloro che avevano già acquistato il terreno, e volevano costruirci la casa.
LA SOLUZIONE Sono tantissimi i proprietari in questa situazione che possiedono un lotto sia nella zona di Barracca Manna, sia in quelle di S'Arriu, Is Argiolas, Is Campus, Is Corrias e Su Mulinu. Possono presentare progetti solo per quelle tipologie di edifici e devono attenersi a rigorosi parametri che riguardano superfici e cubature, ma anche la distanza tra gli stabili e la loro altezza massima. Inoltre hanno l'obbligo di cedere il 75% delle aree al Comune e trasformarle in giardini o parcheggi con alberi. Una possibile soluzione, prospettata dalla Municipalità, ma che dev'essere valutata dal Comune, è quella di assimilare queste aree “Riv”, alle cosiddette “Ic” nelle quali, pur con alcuni vincoli, è ammessa l'edilizia residenziale.
MELIS: «PROBLEMA DA RISOLVERE» «È una situazione che si trascina da anni e va risolta una volta per tutte trovando soluzioni che rispettino sia l'interesse pubblico, sia quello privato di tante persone», ricorda il presidente della Municipalità Tonio Melis, che per giovedì prossimo ha fissato una riunione del consiglio, aperta a tutti gli abitanti, alla quale parteciperà l'assessore all'urbanistica Giovanni Campus, e servirà a discutere possibili soluzioni facendo il bilancio di un lungo percorso cominciato nel 2006, primo anno d'insediamento dalla Municipalità. «Serve una variante al Piano di risanamento urbanistico di Barracca Manna che permetta di salvaguardare finalmente queste aree», ricorda ancora Melis.
LA PROPOSTA In cosa consiste l'iniziativa lo spiega il presidente della commissione urbanistica Alessandro Guarracino: «In sostanza chiediamo all'ufficio tecnico del Comune di esprimere un parere sulla possibile assimilazione delle aree “Riv” a quelle “Ic”, che offrono parametri più compatibili con quelli dell'espansione urbana». Ed è ciò che alla fine chiede la maggior parte dei proprietari: «Il privato», spiega l'ingegnere, «non è interessato a costruire uffici a Barracca Manna perché il mercato non richiede questa tipologia di edifici, tanto più in questa misura. Inoltre un'organizzazione di questo tipo stona con ciò che c'è attorno, vale a dire edilizia residenziale, villette alte al massimo 7,5 metri. Questo è testimoniato dal fatto che, a fronte di tanti ettari vincolati, quasi nessuno, lì, è mai riuscito a portare a termine un intervento di pianificazione». L'unica eccezione è il supermercato del gruppo Eurospin che sta nascendo in via Stamira.
NICOLA PERROTTI
08/02/2010