Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Santoni, la figlia e il lavoro a Tuvixeddu

Fonte: L'Unione Sarda
8 febbraio 2010

Intercettazioni. Le telefonate della congiunta dell'ex soprintendente con una collega

I sospetti della Forestale sull'assunzione nel gruppo Cualbu

Il voto del soprintendente Vincenzo Santoni e il ruolo della figlia Valeria nel progetto di Cualbu per Tuvixeddu.
Valeria Santoni: vorrei sapere chi può aver avuto l'intenzione di farci una cosa del genere. Qualcuno dentro la Cualbu?
Francesca Picciau: no, non so chi sia ma è partita dalla Regione.
Santoni: vero?
Picciau: sì adesso ti dico una cosa. Maura (sorella della Picciau, funzionaria della direzione regionale per i beni paesaggistici) un anno e mezzo fa mi disse che l'oggetto della questione è la famosa riunione dove tuo padre fu l'unico che votò contro.
Santoni: eh.
Picciau: giusto? L'estensione del vincolo... è questa la situazione che viene tirata fuori.
Santoni: sì.
Picciau: tu questo lo sai?
Santoni: beh c'è sul giornale.
Picciau: di quella famosa riunione?
Santoni: no, a parte che era scritto... cioè mio padre l'aveva dichiarato al giornale che lui aveva preso posizione.
Picciau: allora io, a Maura, la collega che è quella che doveva estendere il vincolo, insomma... un funzionario della soprintendenza che sapeva che io lavoravo da Cualbu su Tuvixeddu, l'ha chiamata subito dopo questa cosa e le ha detto: Maura, ma tu non mi hai detto che la figlia di Santoni lavorava alla cosa. E Maura le ha detto: come no, tu te ne sei dimenticata, lavora con mia sorella su Tuvixeddu. Maura mi ha detto che, diciamo, la commissione rimase malissimo del fatto che all'epoca di quella riunione si ignorava questo fatto, capito? È saltato fuori in quell'occasione...
LE TELEFONATE Valeria Santoni, ingegnere, è la figlia di Vincenzo Santoni, all'epoca soprintendente ai beni archeologici, Francesca Picciau è una sua collega. Entrambe hanno lavorato per il costruttore Gualtiero Cualbu al progetto Tuvixeddu. Le due donne hanno parlato a lungo il 9 aprile 2009, l'argomento era l'indagine del pm Caria su Tuvixeddu, in particolare l'assunzione della figlia del soprintendente nell'impresa Cualbu: gli inquirenti sospettavano che Santoni avesse votato contro l'estensione del vincolo per rendere il favore a Cualbu dopo l'assunzione della figlia. Di lì il concorso in corruzione contestato a Santoni padre e figlia, Donatella Salvi della soprintendenza e lo stesso Cualbu, accusa caduta al termine delle indagini: non c'era la prova che Santoni avesse negato nuovi ritrovamenti archeologici nell'area non sottoposta al vincolo dopo il 1997 perché d'accordo con Cualbu che aveva assunto la figlia. Per via di quel voto, però, Santoni resta indagato per falso ideologico e tentato abuso d'ufficio.
Parlavano spesso al telefono la Santoni e la Picciau, intanto la Forestale ascoltava e registrava.
IL LICENZIAMENTO Il 14 gennaio 2009 la Picciau aveva informato la Santoni di essere stata interrogata dalla Forestale in merito all'indagine su Tuvixeddu e l'aveva rassicurata: «Non credo che tu sia indagata». La Santoni aveva sottolineato che in ogni caso non era un segreto il fatto che lei lavorasse a progetti Coimpresa su Tuvixeddu, era noto a tutta la Regione, quindi si stupiva di come all'ufficio Tutela del paesaggio non risultasse pure il suo nome tra i progettisti mentre aveva firmato e timbrato pure lei.
Una settimana dopo la Picciau aveva telefonato alla Santoni per informarla di aver avuto un incontro con Cualbu per verificare la possibilità di rientrare al lavoro dopo la maternità. Cualbu le aveva detto che non l'avrebbe ripresa, nonostante tutte le promesse, e l'avrebbe pure trattata in modo poco cordiale. Cualbu le avrebbe quindi detto di essere «stanco di progetti fatti in casa» e che si sarebbe rivolto «solo a grossi studi di progettazione». Comunque se ne poteva riparlare dopo le elezioni ma «solo se vince Cappellacci e non per ruoli di progettazione». Le due professioniste avevano discusso la possibilità di fare una causa di lavoro perché venivano retribuite come consulenti mentre erano nell'impresa 24 ore su 24.
IL NUOVO CLIMA Due mesi dopo, il 10 marzo, il tono della telefonata tra le due colleghe era diverso: neanche una parola sul licenziamento, il clima cambiato non aveva però suscitato sorpresa fra le due professioniste. La Picciau aveva detto alla Santoni che l'aveva chiamata Cualbu: le aveva affidato la ristrutturazione dell'Isola di via Bacaredda. La Picciau voleva sapere se la Santoni intendesse collaborare al progetto. Quindi la Picciau aveva detto di aver parlato con Cualbu della Santoni e, a proposito dell'interrogatorio con la Forestale, Cualbu si sarebbe «scandalizzato che si sia insinuata questa cosa sul padre di Valeria che è bravissima». La Santoni aveva chiesto come mai Cualbu avesse detto proprio a lei queste cose e la Picciau aveva risposto che «in Regione ci si chiedeva come mai la Santoni fosse progettista per Cualbu». Alla fine il costruttore aveva detto alla Picciau di dire alla Santoni di farsi sentire: «Insomma, ti vuole vedere».
MARIA FRANCESCA CHIAPPE
(continua)

08/02/2010