Politiche sociali. La dirigente d'area: «Siamo disposti ad ascoltare le esigenze della cooperativa»
«Vista la qualità del servizio siamo disposti a sentire le esigenze della cooperativa». Il giorno dopo l'annuncio di chiusura de “La Carovana”, la dirigente del Comune, Ada Lai, spiega perché sono stati tagliati i fondi che hanno portato allo stop del servizio. «Claudio Zasso (il coordinatore della coop ndr) è un ottimo operatore, noi però abbiamo deciso di dare la precedenza ad altri servizi: l'assistenza domiciliare alle persone e gli asili nido, per esempio». Una soluzione c'è, comunque, e, dice la dirigente d'area, «Zasso ne è al corrente».
«ABBIAMO GIÀ INDIVIDUATO nella struttura dell'ex mercato di Santa Teresa il luogo adatto per ospitare un centro di aggregazione sociale come la Carovana ». Non solo, spiega Ada Lai, «il bando è pronto anche se ancora deve passare in Giunta, e abbiamo già segnalato La Carovana, vista la sua conoscenza approfondita della situazione delle famiglie del quartiere Santa Teresa». Martedì, dopo la proiezione di un documentario realizzato dai ragazzi della cooperativa, Claudio Zasso aveva deciso di spiegare il motivo vero della chiusura del servizio: «Il Comune - si era lamentato - ci ha tagliato i fondi, da 4.500 euro mensili a cinquemila ogni sei mesi. Per continuare avremmo dovuto chiedere agli utenti di pagare il servizio. Ebbene, non ce la siamo sentita». Zasso aveva anche parlato di incompatibilità con i gestori dell'ex Vetreria che ospita la cooperativa. «Ci hanno sempre ostacolato», aveva detto il coordinatore della cooperativa sociale. «Forse - conclude Ada Lai - l'ex Vetreria non è il luogo più adatto in cui ospitare un centro d'aggregazione sociale. La Carovana, infatti, può usufruire di sole due stanze, troppo poco. L'ex mercato di Santa Teresa, che ovviamente ha bisogno di essere rimesso a posto, sarebbe di sicuro più compatibile con le esigenze di un centro di aggregazione come La Carovana». ¦ R. M.