Rassegna Stampa

Il Sardegna

Cappellacci rilancia Tuvixeddu «Sì alle case e alla superstrada»

Fonte: Il Sardegna
27 gennaio 2010

Il progetto. La Regione approva l'accordo con Cualbu: ma il costruttore dovrà rispettare i vincoli e il Parco

Via libera alle automobili nel canyon. L'ipotesi del tunnel e lo scambio con le aree militari

Ennio Neri ennio.neri@epolis.sm ¦

La Regione dice sì a Tuvixeddu. Dopo lo stop voluto dalla giunta Soru, l'accordo di programma andrà avanti. E oltre al parco archeologico nella necropoli, via libera al tratto dell'asse stradale via Cadellovia Is Maglias e alla lottizzazione di Coimpresa. Probabili modifiche al progetto del parco e forse anche alla strada. Sul canyon incombe il vincolo del “Complesso minerario di Tuvixeddu”, imposto dal Ministero ed è allo studio l'ipotesi di far passare l'importante asse stradale non dentro il canyon, ma sotto. E via libera anche per la soluzione del contenzioso tra Regione e Coimpresa. Ancora in piedi l'ipotesi dello scambio di aree e del risarcimento per chiudere la vicenda: servitù militari dismesse in cambio di aree accanto alla necropoli.
CON UNA delibera di giunta firmata ieri la Giunta regionale, “su proposta del presidente Ugo Cappellacci”, ha approvato l’atto di indirizzo sull'accordo di programma sul progetto di riqualificazione urbana ed ambientale dei colli di Sant'Avendrace (Tuvixeddu). In pratica, mantiene vivo tutto il piano, messo pesantemente in discussione dalla giunta precendente. Prevista però “una stringente attività di verifica” che non esclude la rimodulazione degli interventi pubblici (parco e strada). Possibile qualche intervento sulle “fioriere”, finite nel mirino della Procura, mentre per quanto riguarda la strada, sembra ormai compromessa la possibilità di far risalire in su perficie il tunnel di via Castelli. La strada via Cadello-via Is Maglias è il primo lotto dell'asse via Cadello-via San Paolo: e fonti del Comune confermano l'idea di continuare a scavare una galleria, proprio fino a via San Paolo, con i due lotti successivi.
GLI ASSESSORATI coinvolti nel piano sono quattro. Quello dei Lavori pubblici sarà il referente per le opere pubbliche, la Programmazione, avrà in carico la verifica e l’eventuale rimodulazione degli interventi finanziati dalla Regione, mentre all'assessorato agli Enti locali spetta la verifica degli aspetti di natura paesaggistica e le azioni di concertazione col Comune (e con gli altri sottoscrittori degli accordi), per la valutazione di ipotesi di revisione del progetto del parco urbano. Infine l’assessorato dei Beni culturali affronterà la vicenda del vincolo posto dalla Sovrintendenza (“Complesso minerario di Tuvixeddu”) sul canyon, il parco e 4 mila mq di lottizzazione privata. E già si parla di un trasferimento , in una zona estranea al vincolo, delle volumetrie attualmente previste su via Codroipo a pochi passi dal parco. E infine il contenzioso: la direzione generale dell’area legale, dovrà valutare le pretese di risarcimento, nei formulate da Coimpresa. Possibile un accordo tra la Regione e la società di Cualbu che potrebbe rinunciare a qualche cubatura a Tuvixeddu, in cambio di aree liberate dai militari. «È una decisione importante che ribadisce la volontà delle parti di proseguire», commenta Giuseppe Cualbu, figlio del titolare «attendiamo fiduciosi di vedere i primi segnali di operatività ». ¦


Palazzi, ville e ristoranti tra i resti della città antica
Casa dello studente ¦
¦ Il piano per i colli di Tuvixeddu è stato approvato con l'accordo di programma sottoscritto da Regione, Comune e i privati Coimpresa, Sotgiu e Mulas il 15 settembre del 2000. I lavori per le opere pubbliche partono il 5 giugno 2003. Ma nell'estate del 2006 la giunta regionale governata da Renato Soru, spinta anche dalle pressioni dei gruppi ecologisti, si oppone all'intervento edilizio. Cualbu impugna tutti i provvedimenti di Soru e vince al Tar e al Consiglio di Stato. Nel luglio 2009 la Sovrintendenza ai Beni architettonici pone l'ultimo vincolo: una vasta area del colle è “complesso minerario industriale da tutelare”. Il progetto Coimpresa prevede 350 appartamenti e ville, una Casa dello Studente con 450 posti, un ristorante con sala convegni nell'ex Villa Mulas, un museo archeologico in uno dei capannoni industriali dell'ex cementeria un parco archeologico-ambientale di 20 ettari, servizi generali ed universitari.