MERCOLEDÌ, 27 GENNAIO 2010
Pagina 7 - Sardegna
Previsti finanziamenti per 5 milioni. Le opposizioni: «Anche ai centri comunali»
CAGLIARI. Si discute la legge che assegna un contributo di cinque milioni di euro agli oratori sardi e il Consiglio regionale si divide. La maggioranza di centrodestra e la giunta hanno difeso il testo approvato dalla commissione, mentre le opposizioni di centrosinistra hanno sottolineato che i fondi non possono andare solo alle parrocchie ma anche ai centri comunali di aggregazione giovanile. Sono stati presentati 70 emendamenti. Oggi le votazioni.
L’Italia dei Valori, con il capogruppo Adriano Salis, ha posto una questione pregiudiziale: la Regione, ha detto, non ha competenza nel rapporto diretto con la Chiesa. Il centrodestra ha fatto notare che altre Regioni, tra cui «la rossa Umbria», si sono dotato della stessa legge.
Per la maggioranza hanno parlato a favore i capigruppo Pierpaolo Vargiu (Riformatori) e Mario Diana (Pdl), oltre che Pietro Pittalis e Nicola Rassu (Pdl), Felicetto Contu (Udc), Efisio Planetta (Psd’Az) e l’assessore Antonello Liori.
Per le opposizioni molto duro il giudizio, oltre che di Salis, anche del capogruppo di Sinistra ecologia, Luciano Uras. Severi anche i commenti nel Pd. Chicco Porcu ha detto che questa legge non è urgente («nell’isola ci sono altre priorità»), Luigi Lotto ha detto che «è inaccettabile escludere i centri comunali», il capogruppo Mario Bruno ha riconosciuto la validità degli oratori nel contrasto al disagio giovanile ma ha sostenuto l’esigenza di inserirli nel contesto dei centri di aggregazione, già previsti nella legislazione regionale.