Via Caboni. Proteste
Vacanze forzate per gli alunni della scuola primaria di via Caboni e pesanti disagi per genitori e insegnanti. Da oggi fino al primo febbraio la sede scolastica resterà chiusa per consentire un accurato intervento di derattizzazione. Una colonia di topi avrebbe infatti infestato l'intero edificio e nei giorni scorsi i roditori sarebbero stati ripetutamente avvistati sia dai bambini che da alcuni insegnanti nel cortile e all'interno dell'edificio. Scontata la decisione della Direzione didattica di via Garavetti (cui fa capo la sede di via Caboni) di segnalare il fatto all'Asl 8 e al Comune che hanno disposto l'immediata interruzione dell'attività didattica (l'ordinanza è stata emessa ieri con procedura d'urgenza dal sindaco Emilio Floris).
LA CHIUSURA I disagi si preannunciano pesantissimi e ieri mattina tra i genitori serpeggiava un certo malumore. «Questo nuovo blocco delle lezioni proprio non ci voleva», commenta Maurizio De Intinis, un papà, «soprattutto perché arriva subito dopo le vacanze natalizie. Ci chiediamo come faranno gli insegnanti a recuperare tutto questo tempo perso». Una preoccupazione forte, condivisa dalle stesse insegnanti. «Noi siamo le prime a essere dispiaciute», afferma Anna Pitzalis, docente di matematica, «è ovvio che tornare al passo col programma non sarà facile, ma d'altronde non si poteva agire diversamente. La scuola doveva essere chiusa perché la salute dei bambini viene prima di tutto». «La sede scolastica, tra l'altro, è dotata del servizio mensa», sottolinea un altro genitore, «ed è evidente che i nostri bambini non possono consumare pasti in un ambiente che può essere frequentato dai ratti».
PREAVVISO I genitori si sono lamentati per lo scarso preavviso col quale la scuola li ha informati dell'interruzione delle lezioni. Il cartello, infatti, è stato affisso alla cancellata di ingresso soltanto ieri e molti non lo hanno notato, con il risultato che sono venuti a conoscenza del problema dai figli. «I genitori che lavorano avranno senz'altro difficoltà», evidenzia Alberto Isola, un nonno che tutti i giorni accompagna il nipotino in via Caboni, «avere i figli in casa tutto il giorno per quasi dieci giorni creerà non pochi disagi. Toccherà a noi nonni dare una mano guardando i bambini nelle ore più critiche». Fino a qualche anno fa in via Caboni non c'era l'ombra di un topo, lo dicono tutti. La convinzione diffusa è che i ratti siano comparsi in coincidenza dei recenti lavori di ristrutturazione della sede scolastica. ( p. l. )
23/01/2010