Rapporto della Uil sui rifiuti soliti urbani: tariffa invariata dal 2007
Ogni cagliaritano paga in media 244,72 euro all'anno di Tarsu, circa 40,47 euro in più rispetto al 2005. Lo rivela il sesto rapporto Uil sui rifiuti solidi urbani. Nella classifica elaborata dal sindacato, Cagliari migliora la sua posizione rispetto al 2007/2008 quando era al terzo posto tra i capoluoghi di regione più cari. E migliora non tanto perché il Comune abbia abbassato l'aliquota - che resta del 3,06% come negli ultimi tre anni - quanto perché non l'ha aumentata tra il 2008 e il 2009, contrariamente a quanto ha fatto circa la metà dei Comuni italiani.
Nel 2005 i cagliaritani pagavano mediamente 204,25 euro all'anno, 2,55 euro al metro quadro. Tariffa confermata nel 2006 e incrementata nel 2007, quando è passata all'aliquota attuale. L'incremento tra il 2004 e il 2009 è stato contenuto: + 19,4% inferiore ai clamorosi + 133% di Palermo e + 120 di Taranto ma, a voler cercare il pelo nell'uovo, superiore allo zero di Firenze, Massa, Catanzaro o Isernia.
Nei giorni scorsi, l'argomento Tarsu era tornato in primo piano dopo che il commissario liquidatore del Tecnocasic, Oscar Serci, aveva ricordato che a causa della mancanza di una discarica di servizio l'azienda applica al capoluogo una tariffa di 126 euro a tonnellata anziché 96. Soldi che il Comune di Cagliari potrebbe risparmiare abbassando la Tarsu ai cittadini. La Provincia e la Regione, accusati dal Tecnocasic di non autorizzare la discarica, hanno risposto di aver dato il via libera ma che manca la progettazione definitiva e lo studio per la valutazione di impatto ambientale su un terreno di Uta.
24/01/2010