Denuncia al Ctm
Un intero quartiere senza mezzi pubblici, completamente isolato. Monta la protesta tra gli abitanti di Calamosca, che lamentano l'assenza dell'autobus “11” che fino a qualche tempo fa garantiva i collegamenti con il resto della città.
L'autobus che porta al promontorio è ora una linea estiva (da giugno a settembre), in inverno il mezzo pubblico del Ctm non esiste, sacrificato sull'altare dell'economicità. L'unica salvezza è il “5/11”, ma solo per la domenica. Durante l'inverno chi deve spostarsi dalla spiaggia di Calamosca fino alla prima fermata utile (via Vergine di Lluc) mette in conto la bellezza di oltre un chilometro da percorrere a piedi.
Come Marina Galli, moglie di un maresciallo dell'Esercito in pensione oggi non vedente, che accompagna il marito in ospedale. «Soffro di artrosi - dice - e ho difficoltà anche a raggiungere il supermercato più vicino, in via del Pozzetto». Un problema di tutti i residenti, dato che l'età media degli abitanti (in gran parte ex militari) è elevata e la situazione è critica, come descritta dal receptionist dell'hotel sul mare: «Da quando hanno soppresso la linea 11 le persone che prenotano, una volta che scoprono la mancanza di collegamenti, disdicono la camera». Il disagio riguarda anche la caserma Ederle. Dal Ctm si dichiarano disponibile «a riverificare la situazione, dopo un confronto tra le richieste e il concreto utilizzo della linea. Anche perché, dopo un contratto con la Regione, non possiamo più fare un km in più senza autorizzazione». (f.s.)
24/01/2010