L'iniziativa del Comune
Il Grande Fratello contro gli atti vandalici. Il Comune scende in campo per mettere un freno ai numerosi fenomeni di teppismo e di scarso rispetto del bene pubblico e annuncia l'installazione di una serie di telecamere nei punti nevralgici della città.
A darne notizia è l'assessore ai Servizi Tecnologici Giovanni Giagoni: i dispositivi elettronici saranno trenta e monitoreranno 24 ore al giorno le zone ad alto rischio, almeno secondo le statistiche. «Un provvedimento inevitabile», ha affermato Giagoni, «perché ogni anno il Comune spende circa 500.000 euro per il ripristino di quanto rotto o imbrattato in aiuole, giardini e parchi».
VIDEOSORVEGLIANZA In attesa della realizzazione di una rete a circuito chiuso di videosorveglianza, che sarà in collegamento costante con gli uffici della polizia municipale, il Comune è attivo nella pulizia dei quartieri più degradati. È il caso del litorale di Calamosca, dove da qualche giorno una task force dell'amministrazione ha provveduto ad effettuare un lavoro di ripristino ambientale.
25 PERSONE AL LAVORO Tre squadre, in un team formato in totale da 25 persone, hanno percorso la zona del promontorio che va dalla Sella del Diavolo fino alla spiaggia di Calamosca, e hanno provveduto a ripulire una delle zone più suggestive della città da rifiuti di ogni tipo. Un problema che, ha aggiunto Giagoni, «purtroppo non si supera solamente con una pulizia»: le squadre tecniche del Comune, infatti, «effettuano questo lavoro puntualmente ogni quindici giorni, segno che esiste un'emergenza anche di educazione civica».
TEPPISTI NEL MIRINO I vandali entrano in azione un po' in tutte le parti della città, anche se in alcune si sono mostrati particolarmente vivaci. Uno degli ultimi episodi è accaduto lo scorso sabato notte in via Calamattia, dove diverse macchine parcheggiate sono finite nel bersaglio di alcuni delinquenti che le hanno ammaccate e graffiate. Atti di teppismo che si trasformano evidentemente in costi enormi per la collettività. Emergenza che, con le telecamere, dovrebbe essere risolta. Un deterrente per scoraggiare i malintenzionati, ma anche per far risparmiare qualche soldo alle casse comunali: «Almeno i 500.000 euro all'anno», ha concluso Giagoni, «potranno essere utilizzati per altri fini sociali».
FABRIZIO SERRA
24/01/2010