MARTEDÌ, 26 GENNAIO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Massimo Zedda (Pd): «Ritardi inaccettabili»
CAGLIARI. «Dov’è finita la realizzazione del progetto per la trasformazione dell’ex Manifattura in un grande centro culturale polivalente? Tutto sta andando a rilento e sembra che nemmeno si muova», afferma Massimo Zedda, consigliere comunale e regionale della Sinistra. Ieri della questione-Manifattura «si è parlato anche in commissione comunale alla Cultura - precisa Zedda - in quanto questa ospiterà anche il centro di documentazione visiva sulla Sardegna, mentre la cineteca Sarda troverà posto nella Mediateca di via Pola». Ma dopo l’annuncio dell’assessore regionale Lucia Baire dell’affidamento dei lavori per l’ex Manifattura, «ora tutto sembra di nuovo fermo».
All’inizio di novembre il responsabile della Cultura della Regione aveva annunciato i lavori su una parte dell’importante struttura di archeologia industriale: il recupero conservativo e la bonifica dall’amianto in vista di diventare «la fabbrica della creatività». L’intervento interessa diecimila metri quadrati sui ventiduemila dell’ex manifattura. Il finanziamento complessivo è di sette milioni 400mila euro e i lavori sono stati affidati all’Ati che ha vinto l’appalto. Secondo la tabella di marcia: i lavori dovrebbero terminare entro quest’anno, «ma tutto sembra andare troppo a rilento», sottolinea Zedda.
La pratica per il recupero era stata avviata dalla Giunta precedente e, in particolare, dalla responsabile della Cultura durante il governo di Renato Soru, Maria Antonietta Mongiu. Poi la nuova Giunta aveva convocato, pur con notevole ritardo, la conferenza dei servizi indispensabile per avere le autorizzazioni delle soprintendenze, del Comune e di tutti gli altri enti interessati.
L’intervento prevede la creazione di vari ambienti con funzioni determinate. Una volta riqualificati, nei nuovi spazi sarà realizzata una digital library che diventerà il bacino di un centro di documentazione e del materiale di questo tipo filmico e cinematografico esistente in e sulla Sardegna, compresi vecchi filmati. Sono poi previsti vari atelier: del design, dell’architettura, dello spettacolo, del cinema, del teatro, della musica e dell’arte. Spazi che dovrebbero permettere un rapporto tra le competenze locali, quelle regionali, nazionali e internazionali. Infine vi saranno anche vari luoghi per conferenze e dibattiti. (r.p.)