Poetto. Ordine del giorno in Consiglio: «Ora serve il Pul»
Maggioranza e opposizione d'accordo dopo un confronto con il Sindacato italiano balneari: «Demolire e ricostruire subito».
Ventotto voti favorevoli, nessun astenuto e nessun contrario. Così il Consiglio comunale ha approvato l'ordine del giorno unitario (predisposto dopo un confronto con il Sindacato italiano balneari) che impegna la Giunta a definire un provvedimento che colleghi demolizione, ricostruzione e spostamento dei chioschetti costruiti al Poetto e sottoposti alle ingiunzioni di demolizione.
IL CONFRONTO Il primo passo sarà quello dell'attivazione di un tavolo di confronto con la Regione per la definizione di un indirizzo più adeguato alle esigenze urbane e turistiche della città. «Tra gli obiettivi fondamentali c'è quello della fruizione del Poetto come spiaggia urbana, per l'intero arco dell'anno, con una pianificazione che sia capace di generare nuova e stabile occupazione», ha detto il capogruppo di Forza Italia Ugo Storelli. Mentre il presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci ha puntato sulla «definizione della tipologia dei manufatti nel rispetto della compatibilità paesaggistica, della sostenibilità ambientale ed energetica, con la previsione di impianti tecnologici di adduzione e smaltimento di scarso impatto. È chiaro che occorrerà incentivare i concessionari ad adottare sistemi di produzione di energia rinnovabile». Il sindaco Floris, nel suo breve intervento, si è invece soffermato sull'importanza del Poetto «dal punto di vista economico, sociale e culturale».
L'OPPOSIZIONE Dal capogruppo del Pd Ninni Depau e dai consiglieri Andrea Scano e Claudio Cugusi è arrivato un richiamo alla necessità, per il futuro, «di rispettare le regole di salvaguardia» e la convinzione che al più presto «il Consiglio vari un Piano di utilizzo per il litorale, anche perché non deve passare il messaggio che l'ordine del giorno approvato in maniera unitaria sia esclusivamente salva-baretti».
LE NOVITÀ Il documento approvato ieri introduce la possibilità di modificare gli stabili per favorire un servizio di ristorazione innovativo (senza scordare la somministrazione di ricci) e compatibile con le norme sanitarie vigenti: «Ci sono servizi igienici da ricostruire, accanto ai manufatti, sotto la gestione dei concessionari - ha aggiunto Storelli - con l'individuazione di zone di spiaggia da destinare ad attività ludico-sportivo e ricreative e servizi come ombrelloni e docce collegati ai chioschi mediante passerelle». Come anticipato si parla anche di una possibile modifica al Puc per favorire lo sviluppo di attività ricettive (hotel di piccole dimensioni e B&B), oltre che un richiamo alla società Ippodromo per una migliore sistemazione degli spazi attualmente abbandonati.
I BALNEARI Da Alberto Bertolotti e Alessandro Murgia, del Sib, è arrivato un plauso alla decisione unanime del Consiglio: «Finalmente la risorsa balneare è vista nell'ottica della città turistica», hanno detto al termine della seduta. ( a. mur. )
21/01/2010