Procura. Dagli atti dell'inchiesta su Sardegna Concerti i dettagli sui presunti favori accordati da via Roma
Dirigenti sospettati di aver avallato illegittimità su700mila euro stanziati col Por 2000-2006
Elena Laudante elena.laudante@epolis.sm ¦
Dagli atti dell'inchiesta su Sardegna Concerti e i presunti favori di cui godeva in Comune spuntano nuovi dettagli. Come i termini della convenzione per la gestione dell'Anfiteatro Romano, affidato fino all'estate 2007 alla cooperativa Sardinia Jazz gratuitamente. Quello che ha portato la procura ad ipotizzare l'abuso d'ufficio - oltre all'assenza di qualsiasi procedura di selezione da parte degli uffici - è anche il fatto che per i terzi, invece, il canone giornaliero arrivava a seimila euro più Iva, denaro che secondo la Finanza finiva alla coop di Massimo Palmas e «non veniva corrisposto al Comune». Il tutto, secondo le accuse, «con l'accordo di Soriga », Bruno, dirigente del Servizio Cultura e Spettaco indagato per concorso in abuso d'ufficio assieme a Massimo Palmas, direttore artistico di Sardegna Concerti, Maria Gabriella Manca, presidente e moglie di Palmas, e il fratello Michele Palmas. Quella stessa convenzione sarebbe stata violata in quanto le spese di gestione come le utenze di elettricità e acqua (in totale circa 38mila euro) sarebbero state scaricate sull'amministrazione mentre spettavano a Palmas. In realtà, oltre ai fondi del Por Sardegna 2000-2006, Sardegna Concerti ne riceveva molti contributi dal Comune, salvo poi addebitare le spese che avrebbe dovuto sostenere la coop, in base agli accordi. Il punto è che secondo l'accusa, qualcuno in Comune chiudeva gli occhi. La dirigente dell'Area Servizi al Cittadino, Ada Lai, è sospettata di aver partecipato alla presunta malversazione. Secondo l'accusa, insieme con Soriga, Manca, e i fratelli Palmas, avrebbe contribuito a “dirottare” 700mila euro stanziati dalla Regione per scopi diversi da quelli per i quali erano stati ottenuti. Ovvero, Palmas li aveva ricevuti per le attrezzature del Festival Internazionale del Jazz, ma poi le aveva usate per manifestazioni diverse, per la registrazione del disco di Elena Ledda e di Alberto Sanna (estranei all'inchiesta), dell'inno del Cagliari Calcio o per gli spettacoli di Fiorello, Aldo, Giovanni e Giacomo, Vasco Rossi e Laura Pausini. Il funzionario del Servizio Spettacoli Luisa Lallai, (malversazione) avrebbe avrebbe concesso un contributo non dovuto di 30mila euro per gli spettacoli di Beppe Grillo e “Incontri d'autore” del 2004. Illegale, per il pm Marco Cocco, anche l'affidamento a Palmas dell'organizzazione del Capodanno 2005/2006. Ada Lai dovrà rispondere di falso ideologico (in concorso con Massimo Palmas e la moglie) per aver attestato la regolarità di un altro contributo che regolare non era. Tra febbraio e marzo i sei indagati saranno sentiti poi il pm chiuderà dell'inchiesta. ¦
L'indagine
Le attrezzature nel mirino del pm
Fondi Por Sardegna ¦
¦ L'inchiesta è nata dagli accertamenti sull'utilizzo delle attrezzature da parte di Sardegna Concerti, finanziate con fondi del Por Sardegna.
Opinione
Giorgio Pellegrini*
Metodologia da cambiare
La legge Bassanini ha fissato una certa distanza tra i programmi politici e l’effettiva gestione dei beni pubblici. Sono convinto che tutto sarà chiarito quanto prima. La gara per la gestione dell'anfiteatro non c'è mai perché quando arrivai, 9 anni fai, digiuno di qualsiasi esperienza burocratica, l'affidamento a Sardegna Jazz era la consuetudine e pensavo che fosse dettato dall'esigenza di dare maggiore agilità all'attività degli spettacoli. Da assessore ho sempre confidato sul fatto che i miei dirigenti fossero persone esperte e oneste. Tuttavia per il futuro, visti i rischi, penso sia meglio cambiare metodologia.
*Assessore comunale alla Cultura