MERCOLEDÌ, 20 GENNAIO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Altissima la sofferenza abitativa
CAGLIARI. In città gli alloggi occupati abusivamente negli ultimi anni sono stati 392, in Sardegna 771. E questo significa che con un decimo degli abitanti dell’isola (161mila su un milione e seicentomila) Cagliari ha oltre la metà degli inquilini abusivi. Un fatto da sempre considerato spia di «grave sofferenza abitativa». Ma «questo non ci deve meravigliare - sottolinea Ninni Depau, capo gruppo del Pd in consiglio comunale - visto che la gestione del patrimonio fa acqua da tutte le paerti. Basti dire, ad esempio, che vi sono già stati tre diversi assessori: Gianni Chessa, poi Luciano Collu e, recentemente, Patrizio Mulas. Lo stesso dicasi per i dirigenti».
Depau cita anche l’Indagine sul tema edilizia residenziale pubblica redatta dalla Corte dei conti. La magistratura contabile si è interessata a questo problema perché la casa è un «bene primario» e come tale va monitorato anche in termini contabili: l’obbiettivo è cercare di eliminare le disfunzioni che ne danneggiano gli aventi diritto. Da segnalare, però, che Cagliari ha un patrimonio di alloggi pubblici, in proporzione, più alto delle altre città sarde, ma inferiore al valore assoluto complessivo. Nel settore degli alloggi ex Iacp (oggi Area) la sproporzione delle occupazioni abusive è ugualmente molto alta. Nel distretto di Cagliari-Carbonia vi sono 11.366 alloggi di questo istituto, nel resto dell’isola 13.560. Ma nel primo distretto vi sono 170 occupazioni abusive, quasi tutte in città, altrove 75. Negli alloggi di proprietà cumunale questo tipo di possesso delle case pubbliche non diminuisce, anzi tende ad aumentare: 74 nel 2004, 96 nel 2006, 111 nel 2006 e altrettanti nel 2007. Mentre negli appartamenti di Area si va dagli 80 del 2005 ai 19 del 2007. «Un dato che fa riflettere», sottolinea Depau. (r.p.)