MERCOLEDÌ, 20 GENNAIO 2010
Pagina 1 - Cagliari
Raggiunta un’intesa con l’opposizione che ha domandato più attenzione al paesaggio e ai manufatti dei chioschi
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. Pre-accordo per una base comune tra maggioranza e opposizione sull’ordine del giorno per il piano di utilizzo del lungomare. In mattinata dovrebbero esserci le ultime rifiniture e, in serata, il voto finale. Ieri sera in consiglio comunale Ugo Storelli, capo gruppo di Forza Italia, ha presentato un nuovo ordine del giorno, frutto di un dibattito in maggioranza e di una sintesi col precedente odine del giorno redatto dalle due commissioni all’Urbanistica e alle Attività produttive.
Poco dopo l’illustrazione dell’ordine del giorno, avvenuta ieri sera in consiglio comunale, c’è stata una sospensiva per far esaminare il documento dalla mionoranza. Poi si è deciso di rimandare la votazione a oggi per permettere le precisazioni dell’opposizione. Quest’ultima si è detta disponibile purchè vengano precisati alcuni aspetti, in particolare la tutela paesaggistica della spiaggia e le dimensioni dei nuovi manufatti. Si tratta dei vari servizi per il lungomare, dai baretti alle strutture per la balneazione.
Il dibattito in questi ultimi giorni è stato particolarmente concitato anche perchè c’è, sullo sfondo, l’ordinanza di sgombero dei baretti per mancata licenza edilizia e irregolarità, emanata dagli uffici comunali dell’edilizia privata, che scade il 5 febbraio. Gli operatori dei chioschi, dal canto loro avevano chiesto da anni che l’amministrazione comunale creasse delle regole per i servizi da spiaggia: per uscire dalle irregolarità. L’estate scorsa, però, della questione si è interessata anche la magistratura e, in ultimo e visto che parte delle competenze del demanio sono passate dal primo novembre al Comune, quest’ultimo ha emesso l’ordinanza di sgombero.
Da qui la corsa col tempo per produrre un documento che permettesse di superare il rischio di arrivare all’estate senza i tradizionali servizi forniti dai baretti: un ordine del giorno che permetta agli operatori o di chiedere una sospensiva o di demolire e ricostruire contestualmente.
Quest’ultima ipotesi dovrebbe essere possibile col riferimento, contenuto nel nuovo ordine del giorno, al regolamento edilizio approvato nel 1999 (sotto la giunta guidata da Mariano Delogu) che traccia i perimetri per i servizi balneari. Così facendo si potrebbe, con l’approvazione del documento, impegnare il sindaco Emilio Floris ad avviare una «procedura urgente che definisca un modo che colleghi la demolizione, la ricostruzione e, laddove si rendesse necessario, la traslazione delle attività interessate secondo quanto stabilito nella delibera approvata nel 1999».
Inoltre e considerato che «allo stato attuale vige uno stato di transizione», i consiglieri chiederanno al primo cittadino di «attivare un tavolo con la Regione per il superamento dei vincoli vigenti e particolarmente restrittivi e non adeguati alle esigenze urbane e turistiche di Cagliari» e alla fruizione della spiaggia per 12 mesi all’anno.
Prima di affrontare il discorso sul lungomare, il Consiglio ha approvato (con 21 sì, otto astenuti e un voto negativo) l’accordo quadro tra il ministero delle Infrastrutture, la Regione e il Comune per il centro intermodale di piazza Matteotti.