Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il caro rifiuti e la discarica negata

Fonte: L'Unione Sarda
20 gennaio 2010

Il Tecnocasic: bloccata da sette anni la realizzazione di un sito di servizio per smaltire le ceneri prodotte dai forni

Ecco perché i cagliaritani pagano una tariffa più elevata

Per smaltire i rifiuti negli inceneritori del Tecnocasic, il Comune di Cagliari spende ogni giorno 37.800 euro, 126 euro per ognuna delle 300 tonnellate di immondezza prodotte dai cagliaritani. Potrebbe spenderne 30 in meno a tonnellata se l'impianto di Macchiareddu disponesse di una sua discarica di servizio per smaltire le ceneri prodotte dai forni. «Invece negli ultimi sette anni il Casic ha presentato a Provincia e Regione cinque progetti da realizzare su aree di sua proprietà senza mai ottenere un'autorizzazione», spiega Oscar Serci, direttore generale del Cacip (ex Casic) e commissario liquidatore della società consortile per azioni che incenerisce i rifiuti di 30 comuni dell'hinterland. «Così siamo obbligati a conferire le ceneri all'Ecoserdiana, che ogni due anni viene autorizzata ad aumentare la sua capienza, spendendo cinque milioni di euro all'anno. Oneri che dobbiamo scaricare sulla tariffa».
Dunque se Tecnocasic paga di più, il Comune paga di più. E se il Comune paga di più pagano di più i cittadini. Ecco perché la mancanza di una discarica a dieci-venti chilometri dalla città si ripercuote sulle tasche dei cagliaritani.
I CONTI Proviamo a fare un conto: il Comune, a tariffa attuale, spende circa 13,8 milioni all'anno (che paga solo in parte, ma questo è un altro discorso) per smaltire i suoi rifiuti. Se risparmiasse, come dice Serci, 30 euro a tonnellata, l'amministrazione civica pagherebbe 3 milioni e 300 mila euro in meno all'anno. E potrebbe abbassare la tariffa che oggi è mediamente di 3,06 euro a metro quadro. Considerato che Cagliari, secondo una ricerca della Servizio politiche territoriali della Uil (che ha analizzato le tariffe per i rifiuti dei 104 capoluoghi di Provincia italiani), è la terza città più cara dopo Perugia e Trieste, si capisce qual è la posta in gioco.
NIENTE AUTORIZZAZIONI Ma come mai non si autorizza la nuova discarica del Cacip? La Regione, cui spetta l'ultima parola, prende tempo. «Sto studiando l'argomento rifiuti», riferisce il neo assessore regionale all'Ambiente Giuliano Uras. Anche la Provincia, che elabora il piano per la localizzazione delle discariche e le autorizza, rimanda ad oggi un chiarimento dell'assessore all'Ambiente Ignazio Tolu.
Certo l'argomento è delicato, scottante. Ed è altrettanto certo che i progetti sono stati discussi in conferenza dei servizi alla presenza di Provincia e Regione e che la stessa Provincia ha modificato il piano proprio per concedere il sito al Cacip. Mancherebbe, insomma, solo il via libera di Viale Trento.
PROBLEMI Sia chiaro: la tariffa applicata dal Tecnocasic è condizionata anche dalla percentuale di rifiuti che il Comune riesce a differenziare: il 17% nel 2008, il 38% l'anno scorso. Se Cagliari differenziasse di più i cittadini risparmierebbero ulteriormente. Ma, si sa, quella dei rifiuti in città è da anni una patata bollente.
GUERRE E PROROGHE Per anni il Comune ha tentato di fare decollare una “muncipalizzata”, la Sam, una società mista costituita nell'agosto del 2002 che si sarebbe dovuta occupare della raccolta e smaltimento dei rifiuti, ma che è stata liquidata all'inizio del 2005 dopo oltre due anni di guerre giuridico-amministrative tra i soci privati del Comune. Da allora il servizio di raccolta è affidato provvisoriamente di sei mesi in sei mesi. La gara che avrebbe dovuto essere bandita alla fine del 2009 è stata bloccata dal sindaco, che ha chiesto chiarimenti. E così i nuovi cassonetti, la raccolta porta a porta e le altre azioni che consentirebbero di avere una città più pulita e di differenziare più rifiuti sono state ancora una volta rimandate. Meno differenziata, tariffa più alta. Che si tratti di problemi al Tecnocasic, di malaburocrazia, di guerre sotterranee alla fine a pagare sono sempre i cagliaritani.
FABIO MANCA

20/01/2010