MARTEDÌ, 19 GENNAIO 2010
Pagina 4 - Sardegna
Tra gli indagati i dirigenti comunali Lai e Soriga
Coinvolti in sei Fra le accuse la concessione dell’anfiteatro romano senza una gara pubblica
MAURO LISSIA
CAGLIARI. L’anfiteatro romano affidato in concessione esclusiva a Sardinia Jazz per la stagione estiva degli spettacoli senza alcuna gara, contributi europei acquisiti per uno scopo e spesi per un altro, denaro pubblico distribuito senza rispettare le procedure: è un terremoto giudiziario quello che sta per scuotere l’amministrazione comunale di Cagliari. La Procura della Repubblica indaga sei persone: la dirigente dell’area servizi al cittadino Ada Lai, il dirigente del servizio cultura e spettacolo Bruno Soriga, la funzionaria Luisa Lallai. Indagati anche i fratelli Massimo e Michele Palmas di Sardinia Jazz-Sardegna Concerti, Maria Gabriella Manca, presidente di Sardegna Concerti e moglie di Massimo Palmas. Le accuse sono pesantissime: per Ada Lai peculato e malversazione, Soriga e la Lallai dovrebbero rispondere di abuso d’ufficio, peculato e truffa. Speculari le accuse riferite a Massimo Palmas, alla moglie e al fratello: abuso d’ufficio, peculato, truffa e malversazione.
I fatti al centro dell’inchiesta giudiziaria avviata dal pm Daniele Caria e portata avanti dal collega Marco Cocco vanno dal 2004 ad oggi e i primi atti dell’indagine sono stati originati da un esposto presentato dall’associazione Vox Day, concorrente di Sardegna Concerti. Punto di partenza è la concessione dell’anfiteatro romano, passato senza gara pubblica - qui starebbe l’abuso d’ufficio - con una sequenza di convenzioni stipulate nel 2005, 2006 e 2007 dalla Fondazione teatro lirico alla cooperativa Sardinia Jazz, che poi l’ha girato in gestione gratuita ed esclusiva a Sardegna Concerti. Stando alla ricostruzione della Procura la famiglia Palmas, grazie a un rapporto privilegiato con gli uffici comunali con la connivenza di Soriga, non avrebbe pagato canoni, spese di gestione, utenze elettriche e idriche. Non solo: chiunque volesse chiedere in uso lo spazio doveva e deve ancor’oggi rivolgersi a Sardegna Concerti anzichè al Comune. Ma la Procura contesta agli indagati una serie di episodi di peculato in alcuni dei quali è coinvolta Ada Lai, designata dal sindaco Emilio Floris a succedergli nel ruolo di capo dell’esecutivo comunale: fra questi l’uso, per il pm Cocco illegale, di fondi Por per 700 mila euro ottenuti dalla Regione per attrezzature tecniche - palco per la musica, impianti, luci, proiettori, gazebo - che il Comune ha poi acquistato senza alcuna procedura ad evidenza pubblica da fornitori indicati dai fratelli Palmas. Attrezzature poi utilizzate per scopi diversi da quelli stabiliti e anche in numerosi luoghi e occasioni diversi, tra cui il festival internazionale del jazz all’anfiteatro Maria Pia di Alghero, nell’estate 2007, e alla Settimana Santa con Fiorello. Soriga e la Lai - secondo la Procura - avrebbero consentito a Sardegna Concerti di usare a proprio piacimento e a proprio vantaggio i beni comprati con fondi pubblici e destinati agli spettacoli allestiti per conto del comune di Cagliari. Sempre loro insieme alla Lallai avrebbero avvallato spese e operazioni varie compiute da Sardegna Concerti aggirando delibere e norme.
Ma non è finita. Nella sterminata sequenza di episodi elencata dal pm Cocco compaiono somme di denaro concesse a Sardegna Concerti per contribuire a una manifestazione musicale e destinati ad altro, con dichiarazioni false, rendiconti aggiustati, fatture emesse per spese mai sostenute o sostenute in occasioni diverse. Fra i vari episodi di truffa contestati alla famiglia Palmas anche un rendiconto da 9200 euro alla società ‘Agidi srl’ per lo spettacolo di Aldo, Giovanni e Giacomo del 6 settembre 2007: le spese indicate non sarebbero state in realtà sostenute. Il pm Cocco ha fissato per il 19 febbraio l’interrogatorio di Luisa Lallai.