Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Oasi pedonale: si può fare se il Comune finalmente decide sulla via Roma

Fonte: La Nuova Sardegna
18 gennaio 2010

SABATO, 16 GENNAIO 2010

Pagina 2 - Cagliari



Il sottopasso non è finanziato e il parcheggio interrato non ha collegamenti con il tunnel. Mozione in consiglio




CAGLIARI. Il lungomare sarà pedonale, piazza Ichnusa sarà pedonale, via Roma potrebbe diventarlo e così il Largo, il quartiere Marina è diventato pedonale nei fine settimana a uso dei crocieristi ma con pieno apprezzamento da parte dei caglaritani. Cosa diversa è l’apertura dei locali fino a tardi con la protesta dei residenti, la pedonalizzazione provoca una nuova organizzazione del servizio nei locali, ma non va confusa con l’apertura di bar e ristoranti, una cosa può esistere senza l’altra, non serve opporsi all’una per non avere l’altra.
La pedonalizzazione non incontra dissenso da parte della popolazione residente (anzi: sale il valore degli immobili e dei parcheggi di proprietà privata). Quel che ha provocato problemi di convivenza sono gli orari notturni della ristorazione e dei locali dove si fa musica. Il punto è che se si imbocca questa strada, vale a dire quella di trasformare in salotto la città liberata dalle auto, sarà necessario che l’amministrazione comunale la smetta di far finta di nulla quando i cittadini protestano per il chiasso e, dall’altro canto, i commercianti protestano per gli interventi delle forze dell’ordine. Un regolamento va ribadito, e aggiornato. Inoltre ai locali bisogna imporre quel che già esiste: regole serie per ospitare spettacoli dal vivo e tutti i rumori connessi. E anche i residenti devono entrare in un ordine diverso: la città vuole vivere, la tolleranza è necessaria. La pedonalizzazione in sé finora non è stata un problema per i residenti perché l’amministrazione comunale, su proposta degli stessi commercianti che hanno lanciato e gestito la chiusura di via Sardegna, l’estate scorsa hanno avuto a disposizione parcheggi riservati sulla via Roma. La pedonalizzazione attira l’interesse generale, le proposte sono di varia provenienza e ispirazione, ma tutte tendono a migliorare la qualità della vita urbana. E anche a cogliere le occasioni economiche rese possibili da una nuova organizzazione urbana. Il problema è stanare l’amministrazione, che a volte ha sostenuto commercianti e ambientalisti nelle loro proposte con numerosi atti di buona volontà e sperimentazioni. Ma quel che mancano sono i pochi progetti definitivi per rendere davvero percorribili le vie della pedonalizzazione. Il nocciolo del problema è il tunnel di via Roma, seguito dal parcheggio sotterraneo che dovrebbe essere collegato con questo e invece, in nessun progetto, è mai stato possibile che lo fosse. Anche il trasporto pubblico: potrebbe essere convogliato nel sottopasso, come s’era previsto ai tempi della proposta di una metropolitana leggera. Questa strada che si vuole pedonalizzare fino a trasformarla in un salotto è una via a quattro corsie, trafficatissima, tratto integrante della via di scorrimento che continua nell’asse mediano. Non a caso l’ultima proposta (comitati civici e circoli della libertà) si è conclusa con l’annuncio di una mozione (presto) in consiglio comunale.