Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Quel parcheggio non ha senso»

Fonte: La Nuova Sardegna
18 gennaio 2010

LUNEDÌ, 18 GENNAIO 2010

Pagina 19 - Cronaca

Nuova protesta degli ecologisti per il progetto di un’area di sosta interrata in via Roma e al porto 



La pedonalizzazione sarà un rimedio alla paralisi annunciata?




CAGLIARI. La chiusura al traffico di piazza Yenne e di parte di via Roma potrebbe non essere altro che un rimedio preventivo per il disastro che il cantiere del nuovo parcheggio interrato provocherà sulla circolazione. A sostenerlo sono il Gruppo di intervento giuridico e gli Amici della Terra in una nota molto critica per le proposte annunciate in consiglio comunale.
Le due associazioni ecologiste hanno contestato fin dall’inizio la scelta dell’amministrazione Floris di realizzare un parcheggio sotto terra in via Roma. Le iniziative di protesta avevano indotto il Comune a ridurre il numero dei posti-auto da 620 a 470, una decisione rivolta ad evitare l’obbligo di chiedere la procedura di verifica preventiva. Ora però il progetto sembra virare nuovamente in direzione delle dimensioni originarie. Ecco perchè gli ecologisti ritornano all’attacco: «Sembra non esserci alcuna considerazione per gli effetti indiretti del cantiere - scrive Stefano Deliperi - evidenti come quelli alla circolazione stradale in tutta la zona portuale, nessuna considerazione per il notevole volume di traffico in entrata e in uscita da Cagliari in direzione della statale 195, della statale 130 e dell’aeroporto di Elmas». Secondo la nota delle due associazioni il Comune è deciso a non tenere in conto le conseguenze dei lavori di scavo, che bloccheranno il traffico per un lunghissimo periodo: «Secondo il Comune il cantiere non avrà alcun effetto, nemmeno indiretto, sulla circolazione stradale della zona. Quindi che i cagliaritani scolpiscano nelle loro menti quest parole e se le ricordino quando saranno giulivi e felici in cosa a qualche pezzo stradale di via Roma e dintorni. Il loro comune non vuole che si esprimano nell’ambito della procedura di verifica preventiva». Invece è proprio questo l’aspetto sul quale insistono il Gruppo di intervento giuridico e gli Amici della Terra: «Perchè non coinvolgere la cittadinanza su un progetto così importante?» chiedono nella nota. Sarebbe una scelta destinata a dare «un briciolo di concretezza a quella politica della partecipazione della quale, nell’ambito della procedura-passerella sul piano strategico, questa amministrazione si è vantata».
I lavori per lo scavo e per la realizzazione del parcheggio interrato di via Roma costeranno complessivamente 11 milioni e 520 mila euro. I circa 500 posti-auto previsti all’interno della struttura dovrebbero garantire la sosta agli abitanti della Marina, i più penalizzati dalla pedonalizzazione del rione. Una volta risolto il problema dei residenti l’amministrazione potrebbe - questa è stata la proposta partita da un gruppo di consiglieri - allargare l’area di chiusura al traffico, per fare di gran parte di via Roma e di piazza Yenne una grande area pedonale. Una proposta suggestiva, perchè la scelta di fermare le auto in centro cambierebbe radicalmente il volto del centro storico cittadino e moltiplicherebbe gli effetti positivi riscontrati nel corso dell’estate con la pedonalizzazione di alcune vie della Marina. Sarebbe un provvedimento utile e positivo, che i lavori per il parcheggio - che anche l’istituto di ingegneria dei trasporti ha bocciato senza appello - vanificherebbero per anni.