Troupe della tv pubblica nipponica in città per girare un documentario sul capoluogo
Colpiti dal centro storico e dall'orto botanico: «Bella città»
Il programma della Nhk è seguito in media da 6/7 milioni di telespettatori. Il film su Cagliari dopo quelli su New York, Venezia e Napoli.
Da Tokyo a Cagliari per realizzare un documentario turistico-culturale sulla città che sarà trasmesso a maggio dalla Nhk, la tv pubblica giapponese. Le riprese incominceranno l'8 febbraio e si concluderanno il 21, ma la troupe è già arrivata in città per un sopralluogo. Il regista, Takehiko Fushiya, ha passeggiato per le viuzze di Marina, Stampace, Castello e Villanova e ha visitato l'Anfiteatro romano, Villa Tigellio e l'Orto botanico. Insieme a lui l'interprete Yoshiko Tabuchi (M&M Mediaservices).
«IMPRESSIONE POSITIVA» «Bella città. La prima impressione è positiva», ha detto Fushiya. «Nel nostro programma (intitolato “In giro a piedi per la città” e prodotto dalla Tv Man Union) cercheremo di raccontare Cagliari a 360°. Vogliamo descrivere soprattutto gli usi e i costumi della sua gente, in modo da proporre uno spaccato reale della vita quotidiana della città».
AL MERCATO In Castello il regista ha chiacchierato con gli artigiani e non è mancata una visita al mercato di San Benedetto. Il programma della Nhk è seguito in media da 6/7 milioni di telespettatori.
Tra le città già raccontate: New York, Parigi e Londra. «In Italia ci siamo occupati di Roma, Milano, Venezia e Napoli. Di Cagliari abbiamo sentito parlare molto bene, ci incuriosiva. E di recente attraverso l'Ansa abbiamo saputo dell'Anfiteatro romano. Ed eccoci qui».
L'ACCOGLIENZA L'accoglienza della troupe è stata organizzata dagli assessorati comunali al Turismo e alla Cultura, guidati da Gianni Giagoni e Giorgio Pellegrini, in collaborazione col presidente della commissione Cultura Maurizio Porcelli. Il regista del Sol Levante è stato accompagnato nel suo tour da Franco Randaccio, dell'associazione “Specus”, che organizza le visite guidate all'Anfiteatro. La Nhk trasmette dal 2000 in digitale e possiede anche una propria casa editrice: la Japan broadcast publishing. La sua popolare mascotte si chiama Domo-kun: è un mostriciattolo quadrangolare nato da un uovo, basso, peloso e marrone con occhi a palla neri, e ha la particolarità di non poter chiudere la bocca, mostrando così perennemente i suoi denti appuntiti.
PAOLO LOCHE
16/01/2010