Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Crolla il tetto, da luglio nessun intervento

Fonte: L'Unione Sarda
18 gennaio 2010

san michele Impalcature in casa da sei mesi



Da più di sei mesi la casa di Francesca Puddu, in piazza Granatieri di Sardegna, è simile ad un cantiere. Lo stretto corridoio è completamente occupato da sei pali arrugginiti che servono a mantenere alcune tavole di legno sul soffitto. Gli operai del Comune li hanno piazzati lì nel luglio dello scorso anno e non sono più tornati per smontarli.
IL CROLLO Già due anni fa la famiglia Puddu aveva inoltrato una domanda al Comune per segnalare la presenza di bolle d'umidità in cucina e nell'andito. Nessuno va a controllare, e l'umidità continua a corrodere le mura del loro appartamento di edilizia popolare, fino al crollo. «Eravamo tutti in casa: io, mio marito e mio figlio di sette anni», racconta Alessandra Puddu. «Abbiamo sentito un forte rumore e ci siamo spaventati: i calcinacci avevano ceduto e si erano staccati dal soffitto. In cucina il bastone delle tende era caduto e si potevano vedere le lastre di ferro che reggono il balcone del piano di sopra». Questa volta gli operai accorrono subito, la mattina stessa. Insieme al geometra fanno le verifiche e dichiarano la casa pericolante. Dopo aver montato i ponteggi, assicurano che sarebbero tornati a settembre per completare l'intervento. Ma nessuno si fa vivo: «Ci hanno detto che non c'erano soldi e che altre abitazioni erano più pericolanti della mia».
FREDDO E UMIDITÀ La casa è piccola ma pulita e tenuta in ordine. «L'acqua piovana filtrava dal soffitto della cucina, mio marito ha dovuto mettere un prodotto per isolarlo. Resta il pericolo di crolli». La palazzina di due piani ha 52 anni. «Hanno rifatto anche il bagno, e sa perché? Sette anni fa un operaio stava lavorando nell'appartamento di sopra. Il pavimento si sfondò e lui rimase incastrato, con il busto al secondo piano e le gambe penzoloni nel mio bagno!».
FRANCESCO FUGGETTA

17/01/2010