Via Zefiro. L'appello
Nella relazione predisposta dall'assessorato alle Politiche sociali si parla di “situazione abitativa gravissima” e si sollecitano gli uffici del settore Edilizia scolastica ad intervenire con la “massima urgenza”. Peccato che il problema di Efisia Masala, cinquantacinque anni, vedova, la cui casa cade a pezzi, si trascini ormai da 5 anni senza che nessun intervento sia mai stato avviato. La donna - bidella della scuola elementare di via Zefiro a La Palma - vive dal 1988 nella “casa del custode” (che era suo marito) senza corrente, al freddo e al buio.
FATISCENTE L'abitazione è fatiscente e quando piove l'acqua gocciola all'interno dal soffitto. Per ovviare al problema la bidella è costretta a sistemare per terra delle bacinelle. Ciò avviene nel corridoio d'ingresso, in cucina (dove Efisia raccoglie l'acqua con pentole e pirofile) e perfino in camera da letto. Le infiltrazioni sono ovunque, insomma, e le pareti sono ricoperte di muffa. L'acqua gocciola anche vicino al contatore, col risultato che spesso salta la corrente. «Ditemi voi se si può vivere così», si sfoga la donna. «Ho provveduto a mie spese a ritinteggiare tutta la casa diverse volte, ma il problema continua a ripresentarsi e ora non so più che fare. Sono disperata».
SERVIZI SOCIALI Del caso si sta interessando la capo area dei Servizi al cittadino Ada Lai. «La signora Masala», afferma la dirigente, «è conosciuta dal Servizio sociale. Il nostro servizio ha rilevato la gravissima condizione di degrado strutturale dell'alloggio, con infiltrazioni d'acqua che interessano anche l'impianto elettrico».
Un fatto che ha indotto la bidella a staccare l'impianto, preferendo restare al freddo e al buio piuttosto che mettere sé stessa e il figlio disabile a rischio di folgorazioni. «Inoltre», riprende Lai, «è molto preoccupante che proprio il figlio, allarmato dalla situazione, si stia rifiutando di stare all'interno dell'abitazione costringendo la madre e la persona che lo affianca per qualche ora al giorno, a cercare soluzioni alternative, non sempre accettate dallo stesso ragazzo».
SOLUZIONE PRONTA Efisia Masala non ha parenti che possano ospitarla. «Il Comune le troverà un alloggio sostitutivo», promette Ada Lai, «e non appena la casa di via Zefiro sarà ristrutturata (i lavori partiranno presto) potrà farvi ritorno insieme al figlio».
PAOLO LOCHE
18/01/2010