Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Come riqualificare, il dibattito non è concluso

Fonte: La Nuova Sardegna
15 gennaio 2010

VENERDÌ, 15 GENNAIO 2010

Pagina 11 - Sardegna

LA POLEMICA






SASSARI. Per il Sant’Elia sono giorni decisivi. L’altro ieri il consiglio comunale di Cagliari ha detto sì alla proposta di candidare il capoluogo come sede per gli Europei di calcio del 2016 e “riqualificare“ lo stadio secondo i parametri fissati dall’Uefa. Sulla candidatura non si sono levate voci contrarie ma sul termine “riqualificare” le posizioni divergono. Per Cellino c’è un solo modo per trasformare il Sant’Elia in uno stadio al passo coi tempi: mettere in moto le ruspe e costruire un impianto nuovo di zecca. Per l’opposizione in consiglio comunale e per molti addetti ai lavori (primo fra tutti Gigi Riva) riqualificare significa adeguare le tribune e i servizi del vecchio Sant’Elia. Le posizioni sono inconciliabili e vengono da lontano. La vicenda inizia alla fine degli anni 90 durante l’amministrazione Delogu. Cellino propose di costruire un nuovo stadio ma il progetto non si concretizzò perchè il presidente fu irremovibile nel chiedere l’affidamento diretto dei lavori e la gestione della struttura. Nel marzo del 2003, sotto il primo esecutivo Floris, vennero presentate tre delibere che rilanciavano l’idea di contruire una nuova struttura con la rimozione del Sant’Elia. I lavori si sarebbero realizzati con il sistema del project financing, ma anche queste ipotesi non arrivarono in consiglio. Stessa sorte ebbero altre due delibere presentate durante la seconda amministrazione Floris: una prevedeva il recupero dell’impianto (spesa 42 milioni) e la seconda un bando di idee. L’ultima proposta, l’attuale, è datata 2007. Cellino torna alla carica con il progetto per una struttura da 30mila posti, con le tribune sul campo e parcheggi interni. In progetto trova sponsor nelle forze di maggioranza in Comune e Regione e a fine luglio 2008 una delibera dà mandato al sindaco di trattare. L’ipotesi è la cessione del diritto di superficie di un terreno a fianco all’attuale stadio, destinato alla demolizione. L’altro ieri è arrivato il via libera della Giunta e il primo sì del Consiglio. Nell’ordine del giorno, però, non si parla di demolizione ma di “riqualificazione e rifunzionalizzazione”. Questo significa che la partita non è finita.(a.l.)