giorgino 



Il Cacip chiede che l'ex Edem Sarda, fabbrica dismessa occupata da un centinaio di senegalesi, venga liberata al più presto. Lo fa inviando una lettera a tutte le istituzioni (Procura, Regione, Comune e forze dell'ordine), firmata dal presidente Emanuele Sanna, in cui si parla di «disumana condizione in cui vivono tanti migranti prevalentemente africani» che «da oltre 10 anni» abitano «in un lago di liquami e di macerie intrise di amianto e di sostanze tossiche, in una condizione ambientale e igienico-sanitaria assolutamente vergognosa e insostenibile».
Nel documento si parla di una «discarica sociale», che «offende non solo la dignità di chi è costretto a viverci ma anche l'immagine e la tradizione civile della Sardegna». Quindi la richiesta: «In una terra come la nostra non può non esserci un'alternativa più umana e più civile al lager di Giorgino».
Così il presidente del consorzio industriale sollecita «un impegno concreto e comune di tutte le autorità istituzionali coinvolte nella soluzione di questo drammatico problema». Il sindaco di Cagliari Emilio Floris nei giorni scorsi ha annunciato che lo sgombero è imminente.

15/01/2010