Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Presto lo sgombero della fabbrica lager»

Fonte: L'Unione Sarda
13 gennaio 2010

giorgino 



La relazione evidenzia amianto fradicio di pioggia, già sbriciolato e dunque pericoloso. Tetti pericolanti. I bagni sono collegati con pozzi neri, ovviamente abusivi e realizzati dagli stessi immigrati: i liquami gocciolano sui pavimenti e bagnano i terreni che circondano l'ex fabbrica dell'Eden Sarda, occupata quasi vent'anni fa da un gruppo di senegalesi. Ma non sono gli unici problemi del caseggiato, messi nero su bianco in un reportage dei funzionari del Cacip, l'ente proprietario dello stabile. Un'ala venne distrutta da un incendio provocato da un corto circuito nel 2005.
SINDACATI E ora in quelle stanze sono tornati a vivere decine di extracomunitari, in condizioni ben descritte anche nel comunicato diffuso ieri dai rappresentanti di Anolf e Cisl, Adou Ndyaie e Monica Mascia: «Sono noti anche i disagi sofferti da un centinaio di immigrati senegalesi che, da tempo, occupano lo stabile nella zona di Giorgino. Sono ospitati in strutture (in verità occupate, ndr) fatiscenti, insalubri, con il rischio per l'igiene e la stessa incolumità degli immigrati che sono tutti in possesso del permesso di soggiorno. Occorre, quindi, uno sforzo straordinario del Comune di Cagliari e delle altre istituzioni per porre rimedio».
I NUMERI L'ultimo censimento fatto dal Comune di Cagliari cinque mesi fa, ha contato 44 «residenti», con tanto di permesso di soggiorno, circa 100 persone che non abitano stabilmente nell'ex fabbrica ma la usano come punto di riferimento e magari dormono qualche notte nelle stanze mangiate dall'umido. Lo sgombero sarà imminente: se ne parlerà quasi sicuramente durante la prossima riunione del comitato provinciale per l'ordine pubblico. Questione di settimane.
Ada Lai, dirigente dell'area servizi al cittadino, spiega che l'amministrazione darà assistenza agli extracomunitari regolari: «Riusciremo ad assicurare i servizi essenziali ai senegalesi con permesso di soggiorno grazie a fondi ministeriali. Molti potranno trovare un posto in mensa e potrebbero avere diritto ai contributi per gli alloggi a Cagliari e nell'hinterland». Il vecchio impianto industriale verrà liberato e l'intervento sarà «il più indolore possibile». Ancora: «Sarà uno sgombero per aiutare l'integrazione». Novità anche per il campo nomadi. «Domani faremo un primo sopralluogo per avviare la ristrutturazione. Negli ultimi mesi sono state espulse quattro famiglie. Ma due, che hanno creato diversi problemi negli anni scorsi, si sono accampate all'ingresso del campo».
LA RISTRUTTURAZIONE L'assessore alle politiche sociali Anselmo Piras ricorda che i lavori nell'area destinata ai rom saranno finanziati dalla Regione («Quattrocento milioni in tutto, metà stanziati dalla vecchia giunta e il resto da quella attuale») e chiarisce che «verranno presto identificati i nomadi che sono già destinatari dell'ordinanza di allontanamento dal territorio cittadino. Chi non lo ha fatto, si dovrà adeguare». Nel nuovo campo ci saranno «servizi in ogni piazzola», e inoltre un pool di ingegneri «darà consigli ai nomadi su come costruire delle unità abitative, magari simili tra loro e confortevoli. Ma non ci sarà nessuna forzatura, non verranno costretti a stare in una casa». Anche in questo caso la soluzione verrà adottata in un «brevissimo lasso di tempo, visto che una parte dei fondi saranno spendibili in un paio di mesi».
CONTROLLI Intanto ieri i carabinieri della Compagnia di Cagliari e del 9° battaglione Sardegna, coordinati dal capitano Paolo Floris, hanno svolto diversi controlli sui parcheggiatori abusivi di piazza De Gasperi. Dei quindici immigrati fermati, due senegalesi di 37 e 38 anni hanno ricevuto un decreto di espulsione perché senza permesso di soggiorno. Come buona parte dei senegalesi che abitano a Giorgino.
MICHELE RUFFI

13/01/2010