Viabilità. Lanciata in Comune l'idea della pedonalizzazione integrale. Già pensati percorsi alternativi
Farris: «Progetto di pronta attuazione: non servono dotazioni finanziarie impegnative»
Ennio Neri cagliari@ilsardegnablu.it ¦
La chiamano riqualificazione, potrebbe essere una rivoluzione. Il lato portici di via Roma e il largo Carlo Felice pedonali: è la proposta, avanzata ieri dal gruppo consiliare Lavoro & Quartieri. Un'ipotesi tutta da discutere e che potrebbe scatenare polemiche tra i sostenitori e gli avversari della circolazione a piedi. L'idea sarà presto tradotta in mozione e presentata in consiglio comunale da Claudio Tumatis, dopo la diffusione del piano su internet e presso i negozianti e dopo gli incontri con le associazioni di categoria e la circoscrizione.
IL PROGETTO. Il piano mira a creare una vasta isola pedonale che coinvolgerebbe via Roma lato portici da piazza Ingrao fino a piazza Matteotti (davanti a palazzo Vivanet) e tutto il largo Carlo Felice fino a via Manno e piazza Yenne. Lo scopo è quello di estendere fino al mare l'attuale via dello shopping costituita oggi da via Manno e via Garibaldi. In più mira a migliorare la vivibilità del centro storico, ridurre l'inquinamento ambientale e acustico e alzare i livelli di sicurezza per i pedoni. Viabilità. Il piano passa attraverso una rivisitazione della viabilità circostante. Secondo l'idea di L&Q il traffico in arrivo da viale Diaz può essere convogliato sul lato mare di via Roma, per proseguire verso via Sant'Agostino, viale Trieste o via Sassari, per la quale il piano prevede l'inversione del senso di marcia del primo tratto (non più verso via Roma, ma verso piazza del Carmine). Due maxirotonde smisterebbero il traffico tra le vie Roma, Colombo e Diaz e tra viale La Plava e le vie Sassari e Sant'Agostino. Il traffico da via Santa Margherita e via Azuni verso il largo verrebbe dirottato verso il corso Vittorio Emanuele.
CAPITOLO VIABILITÀ. Il progetto cancella circa 440 stalli (L&Q spiega di aver tenuto conto anche di quelli “tollerati”), prevedendo il riassorbimento attraverso un utilizzo più razionale dei 3.250 posti auto nei parcheggi attrezzati esistenti (Ferrovie dello Stato, Banco di Sardegna, Cis, Cariplo, molo Ichnusa, viale La Playa, porto, via Amat, viale Regina Elena e via Cammino Nuovo) in un raggio di 500 metri dall'area da pedonalizzare. Una rilevazione del gruppo consiliare ha evidenziato che il 20 % di questi parcheggi giace inutilizzato. Come coprira la distanza tra i parcheggi e la zona pedonale? Attraverso un collegamento gratuito di bus navetta elettrici. «Un progetto di pronta attuazione», ha spiegato Giuseppe Farris, assessore al Personale e coordinatore regionale dei Circoli della libertà, «perché non si devono fare i conti con altre istituzioni e non occorrono significative dotazioni finanziarie. Questa area», ha aggiunto, «ha le caratteristiche urbanistiche essenziali: una dimensione relativamente limitata, la presenza di parcheggi pubblici limitrofi, un sistema di trasporto pubblico locale, la presenza di esercizi commerciali e locali pubblici».¦
«Mille posti di lavoro in più»
I chioschi in strada ¦
¦ Occupazione. Tra gli obiettivi della pedonalizzazione il rilancio delle attività produttive della zona. La chiusura al traffico consentirebbe l'installazione di chioschi, pagati dal Comune e affidati tramite bando di gara per la vendita di generi merceologici compatibili con le attività esistenti. Lo spazio permetterebbe l'installazione di circa 200 chioschi, capaci di garantire una ricaduta occupazionale di mille unità e un ricavato per le casse comunali (dalle concessioni di 20 mila euro l'anno per chiosco) di 4 milioni di euro l'anno da investire nel potenziamento del trasporto pubblico, parcheggi e arredo urbano.