La manifestazione. Migliaia di stranieri accorsi da tutta la Sardegna sono stati accolti dall'arcivescovo Mani
Sul palco, il saluto dei cinquanta rappresentanti di tutte le comunità presenti
Mentre a Rosarno si demoliscono gli edifici degli immigrati, per un giorno, a Cagliari, si festeggia il melting pot. Migliaia di stranieri si sono riversati ieri alla Fiera per “Benvenuto fratello”, festa dell'accoglienza e dell'incontro organizzata dalla Caritas. In mattinata ha preso subito la parola l'arcivescovo Giuseppe Mani che, assieme alla Caritas, ha riunito i rappresentanti delle cinquanta comunità straniere presenti in città e nell'Isola. «Qui da noi il Signore ce l’ha messa tutta per fare le cose belle - ha detto - ed è giusto offrirle agli altri, che non sono soltanto turisti». Poi, a tutti i cristiani: «Ricordatevi che chi tocca un uomo, di qualsiasi fede esso sia, sta toccando Dio: quindi massimo rispetto per chi è venuto qui per fame e disperazione». Quanto alle leggi, «ancora non ci sono, ma, com'è noto, le leggi seguono il cuore e prima o poi arriveranno ». I fatti di Rosarno sono troppo freschi per non essere citati, ma Monsignor Mani specifica che «questa festa è stata organizzata molto prima che scoppiassero i disordini in Calabria ». «Sono due mesi che ci lavoriamo», ha riferito uno degli organizzatori. E ieri i rappresentanti delle comunità salite sul palco per un saluto, il pubblico presente in sala - 1.200 posti a sedere occupati da cittadini provenienti da decine di stati diversi - hanno raccontato quanto bene sono stati accolti in Sardegna, quanto orgogliosi sono di sentirsi sardi, di aver sposato un sardo o una sarda, e di avere figli sardi. E in platea gli applausi delle istituzioni presenti - il sindaco, Emilio Floris, il presidente della Provincia, Graziano Milia e l'assessore regionale Giorgio La Spisa che sostituiva il governatore Cappellacci - si sono sprecati.
NELL'ISOLA , su un milione e 600mila abitanti, gli immigrati sono circa trentamila, distribuiti principalmente nel Cagliaritano (diecimila stranierri) e nella provincia di Olbia Tempio (poco più di ottomila). A Cagliari, su una popolazione di quasi 160mila abitanti, gli stranieri sono poco più di quattromila (si tratta di dati Istat rielaborati nell'ultimo rapporto Caritas- migrantes), e in fiera, ieri, c'era tutto il mondo: in tanti hanno affrontato il maltempo per partecipare alla Festa dell'accoglienza. Tra gli altri, kenioti, cubani, brasiliani, indiani, filippini. E soprattutto rumeni (ce ne sono 363 solo a Cagliari e 6.658 in Sardegna), cinesi (2.314 nell'Isola, 572 in città), e senegalesi (duemila in tutta la Regione). Dietro le quinte qualcuno ha confessato che non è tutto oro quel che luccica. Phylis viene dal Kenya, è a Cagliari da dieci anni e fa l'operatrice socio-sanitaria in una clinica di Quartu: «All'inizio non è stato facile e neanche ora lo è: non sempre ci affittano le case, solo perché il colore della nostra pelle è diverso, e in certi negozi veniamo guardati con sospetto». Anthony è senegalese, anche lui a Cagliari da dieci anni, è sposato con una sarda: «Questo mi ha aiutato a sentirmi integrato - ammette - sono stato fortunato». ¦ R. M.
Sono filippini i più numerosi
Seguono i cinesi ¦
¦ Secondo l'ultimo rapporto Caritas-Migrantes, quella filippina è la comunità di stranieri più nutrita a Cagliari. In tutto vivono in città 989 filippini. In tutta la Sardegna ce ne sono poco più di mille. Segue la comunità dei cinesi: 573 rispetto ai 2.314 in tutta l'Isola. Gli Ucraini (quasi tutte donne) sono 507. Poi vengono i senegalesi, 493 a Cagliari (quasi tutti uomini) e 2046 in Sardegna. Quella rumena è invece la comunità più radicata a livello regionale con i suoi 6.658 residenti. Relativamente pochi quelli che vivono a Cagliari: solo 363. Seguono i bangladeshi con 144 presenze e i pakistani (139 a Cagliari, 529 in Sardegna).
Città multietnica
29.537 NELL'ISOLA Quasi trentamila stranieri presenti in Sardegna su 1,6 milioni di abitanti..
4.323 IN CITTÀ Solo a Cagliari vivono oltre quattromila immigrati, 10mila in tutta la provincia.
50 LE NAZIONALITÀ Sono cinquanta le comunità straniere presenti nell'Isola.