MARTEDÌ, 12 GENNAIO 2010
Pagina 5 - Sardegna
Il sindaco di Sassari è l’unico a crescere sulle elezioni, il presidente di Nuoro recupera sul 2008
Quasi tutti i sardi col voto negativo, i tonfi di Floris e della Murrighile
I dati possono influire sulle scelte di partiti e coalizioni per le elezioni amministrative di maggio
CAGLIARI. Gianfranco Ganau è il più amato tra gli amministratori pubblici sardi: ha ottenuto il 59,5% nel sondaggio del Sole 24 Ore, piazzandosi al dodicesimo posto della graduatoria complessiva aperta dal primo cittadino veronese Flavio Tosi. Il sindaco di Sassari è l’unico tra i sardi a essere essere cresciuto sia rispetto alle elezioni (+1,4%) sia rispetto al sondaggio pubblicato nel 2008 dal quotidiano economico (+7,5%). Non c’erano dubbi sulla volontà del Pd e del centrosinistra di puntare ancora su Ganau alle elezioni di maggio, ma con questo dato la ricandidatura può essere data per acquisita. Soprattutto perché il netto balzo in avanti nei consensi è stato registrato nell’ultimo anno del mandato.
Il sondaggio realizzato da Ipr Marketing per il quotidiano economico è stato effettuato su 600 elettori di ogni città capoluogo di Provincia.
Subito alle spalle di Ganau altri due nomi molti noti: Gianni Giovannelli e Tore Cherchi, entrambi con il 58% di consensi. Ma, rispetto a Ganau, con diversi segni meno. Giovannelli, sindaco di Olbia per il Pdl, è sceso dell’8,9% rispetto alle elezioni e dell’1% rispetto al sondaggio 2008: possono aver pesato le polemiche frontali all’interno della maggioranza e soprattutto del partito. Cherchi, sindaco di Carbonia per il Pd, ha avuto un -21,7% rispetto alle elezioni, ma il risultato non deve trarre in inganno: dalle elezioni comunali era stato escluso il candidato di Forza Italia e di An e il voto era stato concentrato da tutti sul prestigioso ex parlamentare (oggi presidente dell’Anci). Rispetto al 2008, Cherchi non ha invece perso consensi.
In equilibrio sul voto elettorale (ha fatto segnare un identico 56,5%) e in crescita dell’1,5% sul 2008 è Mario Zidda, sindaco di Nuoro alla fine del secondo mandato: il trentasettesimo posto su 110 è certamente lusinghiero se si considerano i problemi della sua zona. Dopo Zidda per trovare un sardo bisogna andare alla casella numero 71 dove figura Elena Lepori (Tortolì) con il 52,5%. Ma, come si può verificare nella scheda a fianco delle fotografie, sia lei sia tutti gli altri a seguire hanno solo segni negativi: in calo sia rispetto alle elezioni sia rispetto al 2008. Con alcune sorprese davvero clamorose: come il meno 7,2 dell’oristanese Angela Nonnis e il meno 5,1 del cagliaritano Emilio Floris, finito, ultimo dei sardi, al centounesimo posto della classifica generale.
Ed eccoci ai presidenti di Provincia. L’unico ad aver evitato la debacle è il nuorese Roberto Deriu, piazzatosi al primo posto tra i sardi e al ventitreesimo nel quadro generale: ottenendo il 58% è sceso del 2,6% rispetto alle elezioni ma è salito del 2% rispetto al sondaggio del 2008. Questo +2% è l’unico segno positivo fatto registrare dai presidenti sardi. Per i sostenitori di Deriu, che punta alla ricandidatura a maggio, è sicuramente un risultato incoraggiante.
La debacle non l’ha certo evitata Pietrina Murrighile, anche lei del centrosinistra come Deriu: si è piazzata all’ultimo posto in Italia con appena il 45%, perdendo il 6,9% dalle elezioni e l’1% dal 2008. Mentre Deriu può guardare con fiducia alla ricandidatura, il dato gallurese potrebbe spingere gli avversari della Murrighile a dare battaglia in vista della scelta ufficiale dei nomi.
Eccoci agli altri. Al posto numero 23, assieme a Deriu, il presidente del Medio Campidano, Fulvio Tocco, anch’egli con il 58%, ma con un calo di oltre 9 punti sulle elezioni e di 2 sul 2008. In netto calo anche Pierluigi Carta (Ogliastra) e Alessandra Giudici (Sassari): mentre il primo è andato male anche rispetto al 2008, la Giudici ha qui contenuto la discesa limitandola a un solo punto.
Il sulcitano Pierfranco Gaviano ha limitato i danni dopo la frattura con il Pd (è passato all’Udc e il nuovo partito lo vuole mettere alla guida del centrodestra) e ha contenuto la discesa anche Graziano Milia (Cagliari), che rispetto all’ultimo sondaggio ha avuto l’identico consenso. Non bene neppure l’unico presidente provinciale del centrodestra, l’oristanese Pasquale Onida: -3,5 rispetto alle elezioni, -1% rispetto al 2008.
I numeri di questo sondaggio influenzeranno le trattative sulle ricandidature alle elezioni di maggio? Certamente sì, ma a decidere alla fine saranno i partiti e le coalizioni sulla base dei loro equilibri territoriali e al quadro regionale.