Via Roma e Largo. Perplessità di alcuni commercianti sulla proposta. Bolognese: punto di arrivo
I negozianti: pensare prima a servizi e parcheggi
Le opinioni dei commercianti sull'isola pedonale nel Largo e in via Roma proposta da “Lavoro&Quartieri”.
Non è un no secco ma neppure un sì deciso, sicuramente ci vorrà del tempo prima che i commercianti cagliaritani si facciano trasportare dall'entusiasmo. Ma l'idea naturalmente piace: una grande isola pedonale, tra via Roma e il largo Carlo Felice, pieno centro della città, chi non la vorrebbe?
Il fatto è che la proposta di “Lavoro&Quartieri”, la lista civica rappresentata dal consigliere comunale Claudio Tumatis e dall'assessore Giuseppe Farris, sembra ai più piovuta improvvisamente dal cielo e il rischio è che si faccia confusione e si lascino a metà le cose finora avviate dall'amministrazione. «Ben vengano le idee - dice Andrea Bozzo, portavoce del Consorzio Centro storico, dal ristorante Enò di vico Carlo Felice - purché siano calate nella realtà del tessuto commerciale e delle attività produttive gestite da commercianti che investono e non fanno spot». Vico Carlo Felice è una delle vie già pedonali, off limits al traffico dalla scorsa estate: dal 5 gennaio però è stata momentaneamente riaperta per far fronte a un'emergenza (un muro pericolante) in via Angioy.
LE ASSOCIAZIONI «È tutta un'altra aria in questi giorni, è una tristezza non vedere i tavolini in strada e ci auguriamo che la situazione venga ripristinata al più presto - spiega Bozzo - noi come consorzio abbiamo mediato e studiato il progetto della pedonalizzazione alla Marina con i rappresentanti del Comune, sindaco e assessore al Traffico in primis, e tra qualche settimana riapriremo il confronto per chiedere l'estensione della zona pedonale dai primi di aprile al 30 settembre nelle vie Sardegna, Napoli e Barcellona: questa del Largo e via Roma mi sembra invece un'idea superficiale, anche se non siamo contrari a discuterne se il progetto è diretto a migliorare la qualità della vita dei cagliaritani e a raggiungere un benessere economico». Roberto Bolognese, presidente del Consorzio, ritiene che «bisogna andare avanti gradualmente garantendo prima di tutto i servizi, perché senza parcheggi succede il finimondo: quest'isola pedonale deve essere il punto finale di un percorso che dovrebbe partire dalla pedonalizzazione integrale di via Manno e Garibaldi come chiedono, nell'ennesima petizione, i commercianti. In ogni caso, si può discutere di tutto purché si abbellisca l'arredo urbano e si creino servizi alla città: penso al parcheggio sotterraneo di via Roma, di cui si parla da 5 anni, alla pavimentazione, alle panchine e alle fioriere in via Manno e via Garibaldi». Una cosa è certa: i commercianti non vogliono i 200 chioschetti, «perché non bisogna alterare l'equilibrio produttivo esistente, sarebbe una mazzata». Un'isola pedonale che il presidente della circoscrizione Stampace e Castello vede, per ora, in contraddizione con atti della stessa maggioranza, come il Piano urbano della mobilità e il parcheggio sotterraneo: «In che modo - si domanda Gianfranco Carboni - si concilia l'isola pedonale con i lavori per il parcheggio che dovrebbero iniziare a breve? È una proposta di oggi o per il futuro? Noi siamo per un miglioramento del servizio pubblico e una maggiore pedonalizzazione nei quartieri storici ma mi sembra che questa proposta sia ancora tutta per aria».
I NEGOZIANTI DEL LARGO C'è chi gioisce e chi rispedisce l'isola pedonale al mittente. «Così finiamo come la Marina - dice il barista del City bar, Gigi Piras - prima della Ztl era piena di gente ora non più: bisogna riportare la gente nel cuore della città, eliminando i centri commerciali». Conferma Nicola Boi, ristoratore: «Stiamo organizzando una raccolta di firme per chiedere almeno una riduzione della Ztl». L'isola pedonale da queste parti sarebbe invece «una buona soluzione» per Alessandro Gaudino di Le Chic & Shock, «se davvero riusciranno a organizzare i parcheggi la gente verrà qui e non alle Città mercato. Ma ci sono di mezzo troppi interessi per sperare che si trovi una soluzione per noi». Gira e rigira il problema ruota sempre attorno a parcheggi e traffico: «Prima si lavori sui parcheggi e poi si pensi alla pedonalizzazione», consiglia Davide Marcello. Comunque sia, per Omar Concu di “Volontè” «le isole pedonali sono il nostro futuro, ormai una realtà in tutte le città italiane».
CARLA RAGGIO
10/01/2010