Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

In sette giorni incendiati 15 veicoli

Fonte: L'Unione Sarda
8 gennaio 2010

La maggior parte dei roghi è di origine dolosa ma non sempre si riesce a dimostrarlo

Mercoledì notte sono andati a fuoco un furgone e due auto

A fuoco un furgone in via Campania, un'auto a Barracca Manna e una in via Baronia: sono quindici i veicoli bruciati dall'inizio dell'anno.
Quindici veicoli in fiamme in una settimana: a Cagliari, sul fronte degli incendi, il 2010 non è cominciato bene. Il fenomeno è piuttosto diffuso, a Cagliari e nell'hinterland. Nell'agosto del 2008, per esempio, andarono a fuoco 18 auto. Stessa cifra nell'ottobre 2008. La prima settimana del 2010 è, da questo punto di vista, superiore alla media.
Ad aggravare il bilancio di quest'inizio d'anno, i tre roghi registrati nella notte fra mercoledì e ieri.
IL FURGONE Per il primo, secondo, i vigili del fuoco, non ci sono dubbi: qualcuno ha appiccato volontariamente l'incendio che, poco dopo la mezzanotte, in via Campania, ha gravemente danneggiato un autocarro Fiat 75. Il veicolo appartiene a un cagliaritano di 22 anni, senza alcun precedente penale: il giovane, ai carabinieri del nucleo operativo radiomobile della Compagnia di Cagliari che indagano sull'episodio, ha dichiarato di non aver mai subito minacce e di non avere idea di chi possa aver incendiato il suo autocarro.
LE DUE AUTO Nelle ore successive sono bruciate anche due auto: una intorno alle 3 nella zona di Barracca Manna, a Pirri, l'altra in via Baronia verso le 5 del mattino. In questi due casi i vigili del fuoco non hanno riscontrato segni inequivocabili di dolo, e i due roghi sono stati classificati fra quelli di origine incerta.
QUASI SEMPRE DOLOSI In realtà, soltanto il 10 per cento degli incendi che coinvolgono auto o altri tipi di veicoli è di origine non dolosa: in quei casi, le fiamme scaturiscono a causa di corti circuiti. Nove volte su dieci, invece, auto, camion e furgoni bruciano perché qualcuno appicca il fuoco.
SERVE LA PROVA Non sempre, però, è possibile appurare l'origine dolosa al di là di ogni dubbio: perché i vigili del fuoco possano dichiarare doloso un incendio, è necessario il ritrovamento di tracce di liquido infiammabile, del contenitore usato per versarlo, oppure la rottura di un finestrino prima del divampare delle fiamme. Certo è difficile affermare che a provocare un incendio sia stato un corto circuito quando si dimostra che le fiamme si sono sviluppate, per esempio, nel bagagliaio o in un'altra parte della vettura priva di contatti elettrici, così come la rapidità di diffusione delle fiamme mal si concilia con una causa diversa dal dolo. Tuttavia, in mancanza di elementi concreti e incontrovertibili, i vigili mantengono il giudizio sospeso: questo perché, in caso di sviluppi giudiziari, occorre difendere in tribunale il rapporto stilato alla fine dell'intervento di spegnimento.

08/01/2010