VENERDÌ, 08 GENNAIO 2010
Pagina 37 - Cultura e Spettacoli
Nel ruolo di Mimì canta la soprano di origine sassarese Francesca Sassu, nei panni di Musetta c’è Elisabetta Scano
GABRIELE BALLOI
Per ironia della sorte proprio «La Bohème», l’opera di Giacomo Puccini che vede i suoi protagonisti versare in disagiate condizioni economiche, ha dovuto fare i conti con le restrizioni finanziarie subite nell’ultimo anno dal settore dello spettacolo, costringendo le varie Fondazioni lirico-sinfoniche italiane a cancellare dai loro cartelloni diversi appuntamenti. Ma, fortunatamente, non è stato così per questo allestimento.
La «Bohème» realizzata dalla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari e coprodotta col Badisches Staatstheater di Karlsruhe, prevista per il 18 dicembre e poi slittata semplicemente a questo mese difatti debutterà comunque stasera al Comunale, alle ore 20,30, con la direzione di Anthony Bramall, eccellente bacchetta londinese e ospite abituale del Lirico, a cui pertanto spetta l’impegno di suggellare la Stagione operistica e di balletto 2009 guidando l’orchestra dell’Istituzione, il coro preparato da Fulvio Fogliazza e le voci bianche istruite da Enrico Di Maira.
Un allestimento basato su una regia di Giancarlo Del Monaco (figlio del celeberrimo tenore Mario), ripresa e messa in scena da Robert Tannenbaum, le scenografie e i costumi di Micheal Scott e le luci di Gerd Meier. Due cast, come di consueto, si alterneranno nelle varie repliche del capolavoro pucciniano, da questa sera fino al 17 gennaio. Oggi in particolare vedremo protagoniste due voci nostrane. Innanzitutto la Mimì impersonata da Francesca Sassu, soprano sassarese che muovendo i primi passi dal Conservatorio della sua città si è poi affinata sotto la guida di Raina Kabaivanska e Renato Bruson. Peraltro, non è nuova di questo ruolo, avendolo interpretato nelle ultime stagioni al Teatro Piccinni di Bari e nel 2005 a Spoleto, anno in cui vince il Concorso Adriano Belli al Teatro Lirico Sperimentale della medesima città. Ma il suo repertorio spazia notevolmente, da «Le nozze di Figaro» (la Contessa) a «Oberto, conte di San Bonifacio» (Leonora), da «Gianni Schicchi» (Nella) alla «Carmen» (Micaela), nonchè le varie esecuzioni in ambito concertistico (da Boccherini a Vivaldi, da Brahms a Berio), esibendosi in importanti festival internazionali, come quello di Edimburgo o al Festspiele Pfingsten di Salisburgo nel ruolo della Contessa Olimpia di Sarzana per il «Matrimonio inaspettato» di Paisiello, diretto da Riccardo Muti. Altra voce a cui prestare attenzione sarà quella della cagliaritana Elisabetta Scano nei panni di Musetta: anche per lei ruolo non inedito, già affrontato nel 1993, e successivamente rivisto per un’incisione edita dalla Decca. Docente di canto al Conservatorio di Cagliari, perfezionatasi con Renata Scotto, Leyla Gencer e Regina Resnick, lei pure vanta un curriculum di tutto rispetto, collaborando con grandissimi direttori d’orchestra, come Claudio Abbado o Riccardo Chailly, o distinguendosi nelle vesti di Amina («La Sonnambula» di Bellini) nel 2008, e più recentemente come Adina («Elisir d’amore» di Donizetti, con la regia di Michele Mirabella), in entrambi i casi al Teatro Lirico di Cagliari.
Insieme a loro avremo Massimiliano Pisapia (Rodolfo), Adrian Gans (Marcello), Enrico Maria Marabelli (Schaunard), Riccardo Ferrari (Colline), Moreno Patteri (Parpignol), John Pickering (Benoit/Alcindoro), Alessandro Frabotta (sergente dei doganieri) e Alessandro Perucca (un doganiere). Questo il cast della “prima” per «La Bohème», melodramma in quattro quadri di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica tratto dal romanzo francese «Scène de la vie de bohème» di Henry Murger, che debuttò al Teatro Regio di Torino il 1º febbraio del 1896, quasi 115 anni fa.