Terramaini
I primi ad arrivare sono stati gli ultimi. Ai cancelli della casa di riposo “Vittorio Emanuele II” di Terramaini, la fila è cominciata alle 9 del mattino, anche se l'appuntamento per il pranzo di solidarietà era previsto alle 13. Sono arrivati in 800. Alcolizzati, tossicodipendenti, senza tetto, anziani soli e famiglie in condizioni di povertà estrema. «Gli ultimi», spiega la dirigente dell'area Servizi al cittadino Ada Lai, «quelli seguiti tutto l'anno dai servizi sociali». E quella degli “ultimi” in città è una fascia che non smette di crescere. «Tra tutti i pranzi di beneficenza delle associazioni, questo resta il più ricco di cuore, ha spiegato l'assessore alle Politiche sociali Anselmo Piras ». Ricco il menu: antipasti misti, malloreddus, capretto gameberoni e dolci sardi. Ai tavoli le associazioni di volontariato, il personale dei servizi sociali poi il presidente del Consiglio comunale Sandro Corsini e alcuni consiglieri comunali. C'è anche il sindaco Emilio Floris alle prese col giro di saluti tra i tavoli. «Il 2010 sarà l'anno decisivo», ha annunciato, «il lavoro dovrà essere una risorsa per tutti». Il pranzo è stato organizzato dal Comune nell'ambito dei festeggiamenti di Natale per i meno abbienti, programmati dai servizi sociali.