Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Burocrazia lenta, polemica in Comune

Fonte: L'Unione Sarda
5 gennaio 2010

L'esempio: mai applicata la delibera per i lavori in cimitero. «Bloccata dalla Ragioneria»

I dirigenti delle altre aree rispondono ad Ada Lai: è scontro

Si può dire che ha avuto l'effetto di smuovere le acque. L'intervento di Ada Lai (dirigente dell'Area che coordina i servizi al cittadino) sulla lentezza dell'apparato burocratico del Comune ha prodotto reazioni contrastanti, avendo comunque il merito di rompere un'ipocrisia di fondo, che da mesi sembra accompagnare la politica locale. In molti, dal Municipio, sembrano condividere la sua analisi, ma alcuni fanno notare che non sta a lei «distribuire pagelle ai colleghi».
L'ANALISI Ada Lai ha definito gli altri dirigenti comunali «preparati e competenti ma in quest'ultimo scorcio di consiliatura troppo lenti, disuniti e poco motivati». Per concludere che «dovrebbero essere decisionisti, sinergici e appassionati». Mentre le istituzioni - ha concluso - sono ancora troppo poco sinergiche, senza precise strategie comuni e sofferenti di incomunicabilità per quanto il governatore Cappellacci stia cercando di compattarle».
L'ESEMPIO Il segretario della Cisl Fabrizio Carta prende spunto dalle dichiarazioni del dirigente d'Area per ricordare che da quasi due mesi non è stata ancora data esecuzione alla delibera che ha reso concreti i finanziamenti necessari a coprire i costi del maggior servizio e a consentire l'adeguamento dell'affidamento dell'attività alla Multiservizi, che gestisce la pulizia e le tumulazioni dei cimiteri cittadini: «La lentezza dei dirigenti è dunque criticabile perché incide negativamente sui servizi e sui lavoratori. Sarebbe opportuno che la Giunta mostrasse più decisione e convinzione perché sia realizzato quanto deciso». La verifica dei fatti sembra dimostrare quanto le procedure siano farraginose: «La delibera è dell'11 novembre, ma è stata resa esecutiva il 4 dicembre. La determina dirigenziale è stata firmata il 9 dicembre e da allora la pratica è passata all'ufficio Ragioneria. Dal quale non è mai tornata indietro», rivela l'assessore ai Servizi sociali Anselmo Piras.
LE REAZIONI Le affermazioni di Ada Lai non sembrano essere state prese bene nella zona dell'assessorato all'Urbanistica, se è vero che l'ingegner Mario Mossa (dirigente del servizio Edilizia privata) si trincera dietro al più classico dei “no comment”. Chi gli sta molto vicino giura che i contenuti delle affermazioni della collega Lai non gli sono andate giù e che per il settore da lui diretto a parlare sarebbero gli atti. L'ingegner Michele Casula (capo dell'Area per la pianificazione del territorio) è altrettanto ermetico: «Tutti hanno il diritto di dire quello che pensano, anche Ada Lai - precisa - ma per ognuno di noi conta la propria storia, oltre che il lavoro quotidiano. Il nostro operare è sotto gli occhi di tutti».
I FAVOREVOLI Augusto Martis, in pensione dai primi del novembre scorso, è stato a lungo l'omologo della Lai per quel che riguarda la macchina amministrativa: «Credo che sia condivisibile soprattutto la proposta di percorso comune e di travaso di informazioni che è contenuta nell'intervento del dirigente dell'Area per i servizi al cittadino - sostiene - la mia lunga esperienza in Municipio mi porta a dire che si può e si deve sempre fare di più». Sostanzialmente d'accordo è Gerolamo Solina, dirigente dei servizi Pubblica istruzione, Politiche comunitarie, Cultura e spettacolo, Programmazione: «Spesso noi dirigenti siamo costretti a fare i salti mortali, perché oberati di lavoro - nota - ma concordo sul fatto che la macchina comunale dovrebbe essere resa più efficiente».
LE PROPOSTE Da Guglielmo Carletti, dirigente del servizio per Pianificazione dei servizi, arriva una annotazione amara: «Spesso le lungaggini sono insite nella struttura stessa e figlie delle ingessature imposteci dalle normative - si lamenta - da quando un atto viene impostato a quando diventa efficace spesso passano anche quattro mesi. C'è evidentemente qualcosa che non va». Claudio Papoff è dirigente del servizio Verde pubblico: «Non posso contestare le affermazioni di Ada Lai, anche se ognuno di noi ha diritto ad avere un punto di vista autonomo - confida - la struttura deve comunque migliorare, così come il travaso di informazioni tra funzionari dovrebbe diventare la regola».
ANTHONY MURONI

05/01/2010