LUNEDÌ, 04 GENNAIO 2010
Pagina 18 - Nazionale
I consiglieri di maggioranza Businco e Casu accusano il sindaco Floris e chiedono un cambio di velocità con meno personalismi
Mini rimpasto nella giunta comunale: quasi certo Giorgio Adamo alle Politiche giovanili
«Troppi i problemi irrisolti: dal Poetto al progetto-stadio»
ROBERTO PARACCHINI
CAGLIARI. Mentre il sindaco Emilio Floris tenta di ricomporre il mosaico della Giunta, due consiglieri di maggioranza lo attaccano con toni da opposizione.
Manca meno di un anno e mezzo alla fine della consiliatura, ma l’esecutivo soffre ancora del peccato originale nato dalla sua creazione come «Giunta focotocopia» rispetto a quella della prima consiliatura guidata da Floris.
Da allora la maggioranza non si è risparmiata nè malumori, nè litigiosità interna. Da qui gli aggiustamenti in corso d’opera. L’ultimo è avvenuto con Patrizio Mulas (per l’Udc) messo al Patrimonio al posto di Luciano Collu. Un altro avverrà a giorni in sostituzione di Daniela Noli, «dimissionata» dal sindaco dalle Politiche giovanili. Il nome più gettonato è quello di Giorgio Adamo (Forza Italia), ma si parla anche di Salvatore Mereu (sempre Forza Italia). Va detto che Adamo è anche vicino a Sanjust (titolare della lista Centro giovani, che aveva portato la Noli): in consiglio comunale ha fatto una «alleanza tecnica» con Antonello Floris (di Centro giovani) per la creazione del gruppo Libero. Se cooptato in Giunta, il posto di Adamo in Consiglio andrebbe a Salvatore Floris, primo dei non eletti di Forza Italia e cugino del sindaco. Ma nell’esecutivo si intravedono anche altri movimenti con scambi di poltrone ruotanti attorno ai Servizi tecnologici, assessorato guidato da Gianni Giagoni (Riformatori). Quest’ultimo è infatti titolare anche della delega al Turismo che, invece, il sindaco vorrebbe togliergli. Oppure porlo di fronte alla decisione: o il Turismo o i Servizi tecnologici (poltrona, oggi, nevralgica per l’istruttoria del mega appalto, da 390 milioni, per la gestione dei rifiuti).
Un quadro complicato. Ieri, infine, è arrivata al sindaco Floris la cannonata più pesante. Due consiglieri della sua maggioranza (Ettore Businco, Udc, e Paolo Casu, indipendente del centrodestra) e Gianni Chessa (Udc, già assessore al Patrimonio, poi sostituito con Collu) l’hanno accusato in un documento «di inettitudine amministrativa e scarsa decisionalità». E citato stadio, Poetto e patrimonio come questioni «irrisolte». Da cui la richiesta di «un deciso cambio di velocità da parte del sindaco», mentre sino ad ora «abbiamo assistito ad un fiorire di dannosi personalismi da parte di alcuni assessori e dirigenti» e a un consiglio comunale «troppo spesso umiliato».