Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«I concerti? Ancora all'Anfiteatro»

Fonte: L'Unione Sarda
4 gennaio 2010

Floris d'accordo con la commissione cultura: «Ma serve un confronto con la Regione»

Porcelli: ultimo anello da rimuovere. Oggi un sopralluogo

Il sindaco: «L'Anfiteatro dovrebbe continuare ad ospitare spettacoli». Ma la tribuna, in parte degradata, dovrebbe essere sostituita.
Un'ultima estate e poi si chiude agli spettacoli? Si dice da dieci anni, eppure una soluzione alternativa non c'è. Perché l'Anfiteatro romano resta, per molti, l'ambientazione migliore per i grandi eventi musicali e di spettacolo della bella stagione cagliaritana. Anche se l'attuale legnaia, sistemata sulle antiche vestigia romane, dovrà essere quantomeno sostituita.
LA RIUNIONE Se ne parlerà già oggi, nel corso della riunione della commissione Cultura, convocata dal presidente Maurizio Porcelli e alla quale parteciperà anche il sindaco Emilio Floris. Le condizioni dell'Anfiteatro romano, che ha ospitato indimenticabili esibizioni anche nel corso dell'ultima estate, suggeriscono un intervento di recupero definitivo che non è più rinviabile. Per questo la commissione domani effettuerà un sopralluogo sul posto, per rendersi conto della situazione e avviare il confronto con l'assessorato ai Lavori pubblici. Pare certo che quest'anno non basteranno i soli 200 mila euro per rendere fruibile l'area e il palcoscenico. «Perché il legno dell'ultimo anello andrà rimosso, visto il suo attuale degrado, che compromette la sicurezza - anticipa Maurizio Porcelli - la soluzione, visto che siamo già all'inizio di gennaio e che agli spettacoli non mancano più di cinque mesi, è pensare a una sistemazione che ci permetta di non perdere capienza. Perché, per l'estate 2010, do comunque per scontato che l'Anfiteatro debba continuare a essere il luogo degli spettacoli».
ALTERNATIVE La verità è che mancano alternative serie, visto che all'orizzonte non c'è ancora il progetto della grande arena per gli spettacoli, della quale si parla da anni. È partito l'iter per la costruzione di un nuovo Palazzetto dello sport, nella zona di via San Paolo. Il progetto è stato pensato anche in funzione dei grandi eventi, ma difficilmente d'estate sarebbe possibile pensare a dei concerti da far svolgere al chiuso.
ABBANDONO In attesa del sopralluogo, ieri la zona dell'Anfiteatro si mostrava in stato di quasi abbandono: erba alta, buche e una struttura lignea quasi devastata dal maltempo autunnale e di inizio inverno. «È una questione antica, che denunciamo anno dopo anno. Ma ritengo che, comunque, l'atmosfera che si respira qua sia unica per quel che riguarda ogni forma di arte», conclude Porcelli. E in suo soccorso arriva Massimo Palmas, di Sardegna concerti: «Sono gli artisti stessi a chiederci di potersi esibire qua - racconta - sia per l'acustica che per il contatto diretto con il pubblico. Senza scordare le questioni legate alla capienza: poter ospitare 4500 persone è il minimo per garantire la sostenibilità degli investimenti».
LA GIUNTA Dal sindaco arriva un'indicazione di base ma anche una richiesta di approfondimento: «A mio avviso l'Anfiteatro dovrebbe continuare ad essere utilizzato come arena per gli spettacoli - dice Emilio Floris -. È una struttura da salvaguardare che ci assicura uno scenario impareggiabile, ma prima di prendere una decisione occorre concludere il confronto avviato con la Regione. Abbiamo ipotizzato un concorso di idee per stabilire quale possa essere il modo migliore per valorizzarla. Non basta dire che è bella, va resa fruibile e non abbandonata».
IL PRECEDENTE La questione delle tribune fatte collocare ai tempi della Giunta guidata da Mariano Delogu fa discutere da anni: la Soprintendenza chiede che vengano rimosse mentre le amministrazioni comunali che si sono succedute (e con esse il Teatro Lirico, che ha in concessione l'Anfiteatro romano) le hanno ritenute indispensabili per la buona riuscita delle manifestazioni. E in effetti, negli anni, in quel magico scenario sono stati tanti gli spettacoli che hanno regalato agli spettatori delle emozioni indimenticabili.
ANTHONY MURONI

04/01/2010