Comune. Il capo area Servizi al cittadino fa un resoconto della sua attività e bacchetta i dirigenti
Dalla riapertura della Galleria Comunale d'arte alla promozione dell'associazionismo culturale, dall'attivazione degli Info-point informativi alla concessione di alcuni impianti sportivi dal potenziamento dell'assistenza domiciliare per gli anziani e malati gravi alla casa di riposo di Terramaini sino ai progetti antidispersione scolastica.
Ada Lai, dirigente d'area dei servizi al cittadino del Comune, traccia un bilancio della sua attività. E il fatto che non si tratti di un rendiconto annuale ma complessivo fa capire che il suo passaggio all'agenzia per la promozione della Sardegna, annunciato da Ugo Cappellacci a marzo, è imminente. Non a caso la dinamica e vulcanica dirigente, impegnata attivamente in politica e per questo spesso al centro di critiche bipartisan, associa al resoconto alcune valutazioni sia sui dirigenti comunali che sulla Giunta.
I primi vengono definiti «preparati e competenti ma in quest'ultimo scorcio di consiliatura troppo lenti, disuniti e poco motivati» mentre - sostiene - dovrebbero essere «decisionisti, sinergici e appassionati». Come le istituzioni che - dice Lai - «sono ancora troppo poco sinergiche, senza precise strategie comuni e sofferenti di incomunicabilità per quanto - ecco l'inciso politically correct - il governatore Cappellacci stia cercando di compattarle».
Per Ada Lai «tutto ciò si avverte nella politica e nella burocrazia» in un momento in cui «il sindaco, uomo di pazienza e dialogo, andrebbe aiutato ad un maggiore decisionismo finale, reso difficile dagli atteggiamenti spesso egoistici e chiusi di assessori e dirigenti in quest'ultimo periodo di consiliatura».
Del resto, fa notare Lai, «per chiudere bene il secondo mandato, occorre terminare alcuni progetti importanti: dal lungomare di Sant'Elia a via Roma, dai nuovi “motori” dello sport (stadio, nuovo palazzetto, campo da golf) al restauro dei palazzi del Centro storico bloccati dalla Giunta Soru nel quinquennio passato, dall'accessibilità di Castello (ulteriori ascensori - pedonalizzazione - presenza di servizi) sino all'indecisione nell'uso di centri culturali e dei palazzi storici e al restauro del manto stradale da completare e alla qualità del decoro urbano.
Certo, le affermazioni di Ada Lai, «fatte con spirito costruttivo», chiarisce lei, non potranno non suscitare polemiche. Ma - dice la dirigente - «siamo già in ritardo e l'economia non può aspettare. Del resto c'è solo un anno per completare le cose avviate. E bisogna farlo assieme alla Regione».
04/01/2010