Comune. Il sindaco Floris a tutto campo nella conferenza stampa di fine anno: nuove povertà, Tuvixeddu e stadio
Già all'inizio d'anno ci sarà da risolvere la grana-Poetto
Il sindaco deciso a rompere gli indugi nel confronto con la nuova Giunta regionale: «Ci servono risposte su tante questioni che sono aperte da troppo tempo, il dialogo è necessario per poter lavorare bene».
È un Emilio Floris deciso a rompere gli indugi nel confronto avviato da mesi con la Giunta regionale quello che si è presentato ieri mattina al cospetto dei giornalisti, per la tradizionale conferenza stampa di fine anno. «È un bilancio necessariamente condizionato dalle tante partite che attendiamo ancora di definire, soprattutto attraverso le interlocuzioni con il presidente Cappellacci e la sua Giunta - ha detto il primo cittadino - le vere emergenze vanno necessariamente affrontate assieme».
LA REGIONE Parlando delle questioni di Tuvixeddu e della riqualificazione del quartiere di Sant'Elia Floris ha rispolverato l'ormai consueta serie di accuse all'ex presidente Soru: «Stiamo ancora pagando le conseguenze del blocco imposto al progetto del parco da 23 ettari, bloccato sul nascere dopo che la vecchia Giunta regionale era arrivata a sponsorizzare dei piani ancora più invasivi per la riqualificazione del colle - ha sostenuto - e così ci troviamo con un'incompiuta che fa brutta mostra di sé al centro della città, che andrebbe anzitutto messa in sicurezza. Senza scordare il fatto che abbiamo già perso dei fondi europei che ormai non potranno più tornare nelle nostre disponibilità». E qui è arrivato il primo messaggio a Cappellacci: «Fino ad ora possiamo comunque dire che il presidente Soru, certamente in maniera sbagliata, sia stato più attento alle questioni cagliaritane rispetto al suo successore». Una frase pronunciata con il sorriso sulle labbra e poi spiegata: «Ci servono risposte dalla Regione, sia sulla questione Tuvixeddu che sul Poetto». Il riferimento, in quest'ultimo caso, è all'ordinanza di demolizione dei baretti sul litorale, che dovrà essere eseguita entro i primi giorni di febbraio: «Sarà la nostra priorità per l'inizio del 2010 - ha aggiunto Floris - vogliamo capire dagli uffici regionali come si può superare la situazione di stallo e cosa possiamo chiedere come impegno ai gestori, pur salvaguardando il loro diritto a esistere». Il Poetto diventerà centrale nello sviluppo futuro dell'economia cittadina: «Dovrà essere migliorata l'offerta di servizi, forse sarà necessario un altro ripascimento - ha concluso - senza scordare i lavori per viabilità, marciapiedi e pista ciclabile».
LA CRISI In apertura il primo cittadino aveva voluto rispondere ai sindacati, che nei giorni scorsi hanno parlato di crescente emergenza sociale: «Non prendiamo sottogamba le questioni legate alle nuove povertà, ai precari, alle persone che perdono il lavoro - ha detto - anche se indagini indipendenti dimostrano che a Cagliari si vive bene e nessuno viene lasciato indietro. Abbiamo inserito tante risorse nel capitolo del bilancio destinato ai Servizi sociali, anche se vogliamo uscire dalla logica dell'assistenzialismo. Daremo ancora più aiuti a chi deciderà di ripagare la società, magari con il suo lavoro».
POLITICA Per il riassetto in Giunta (ieri il nuovo assessore al Patrimonio Patrizio Mulas ha partecipato alla sua prima riunione dell'esecutivo) è questione di giorni: «Non aspettatevi sconvolgimenti per quel che riguarda i nomi - ha detto Floris - si tratterà in prevalenza di una ridistribuzione di deleghe e accorpamento di qualche assessorato».
SANT'ELIA Stadio a parte («non torno indietro di nemmeno un millimetro su quella questione, convinto come sono di fare gli interessi della città»), il sindaco ha confermato di voler puntare molto sulla riqualificazione dell'intero quartiere: «Dovrà diventare un traino per la città e non stare al rimorchio come succede ora - ha detto - anche in questo caso dobbiamo capire quali sono le risorse che la Regione intende mettere a disposizione per aiutarci in questo rilancio. Non sappiamo nemmeno se i 35 milioni di euro che Area aveva messo a disposizione sono ancora disponibili». Riconfermata l'assoluta contrarietà al progetto del Betile, il primo cittadino ha comunque detto di non escludere la dislocazione di opere importanti in quell'area, senza escludere un maggior sfruttamento a fini turistici del fronte-mare.
SANITÀ Pensando alla riforma che la Regione sta varando in materia di nuove macro-aree, che ridisegneranno le competenze di Asl e strutture sanitarie, Floris ha voluto mandare un ultimo messaggio a Cappellacci: «Ci aspettiamo di essere consultati prima che qualsiasi riassetto venga deciso - ha detto - non potremmo accettare che si verificassero nuovamente cose già successe nell'era-Soru».
ANTHONY MURONI
31/12/2009