Crescono le fasce di reperibilità
Chi pensava che il ministro Brunetta potesse ricredersi sulle considerazioni fatte rispetto all'assenteismo del personale del pubblico impiego, sicuramente si è sbagliato. Crescono infatti le fasce di reperibilità per i dipendenti pubblici in malattia, salite a undici lo scorso anno, riportate a quattro con il decreto anticrisi di giugno e ora fissate a sette ore. I dipendenti della Pubblica amministrazione assenti dal posto di lavoro per malattia dovranno farsi trovare in casa per la visita fiscale, obbligatoria, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.
LE ASSENZE Brunetta giustifica le nuove fasce di reperibilità col fatto che gli aumenti di assenze si sono verificati proprio in coincidenza della reintroduzione delle vecchie fasce, assai meno stringenti di quelle in vigore fino al mese di giugno scorso, quando - al contrario - le assenze diminuirono drasticamente. Ma non è tutto. L'eccessivo numero di assenze è stato confermato anche dai dati diffusi dalla Funzione Pubblica per il mese di novembre. Rispetto allo stesso mese del 2008 il monitoraggio ministeriale ha confermato l'andamento negativo della presenza sul posto di lavoro dei dipendenti pubblici. Le assenze risultano aumentate del 44,3 per cento.
LE SANZIONI Il ministro Brunetta ha voluto ricordare che i dirigenti della Pubblica amministrazione, a capo di strutture con alti tassi di assenteismo, avranno un titolo di demerito che inciderà nel nuovo meccanismo dei premi in busta paga «perché non sono state rispettate le regole del gioco». Si tratterà ora di seguire l'evolversi della situazione. Le parti sindacali, infatti, hanno confermato il loro dissenso alla normativa che interessa esclusivamente il pubblico impiego ed esclude invece il settore privato. Il ministro, però, non desiste dalla linea “dura”: linea condivisa anche dal governo e dalla maggioranza in Parlamento.
30/12/2009