Lo studio. Ribassi al via da venerdì 8 gennaio, sei giorni dopo rispetto al resto del Paese
Confcommercio: i sardi quelli che spenderanno meno di tutti nel periodo di sconti
Le regole dei saldi invernali restano uguali. Cambia, invece, il portafoglio dei cagliaritani, tra i più sgonfi d'Italia. Secondo uno studio di Confcommercio Cagliari, in tutto il periodo degli sconti che nell'Isola prenderà il via l'8 gennaio, le famiglie sarde spenderanno meno rispetto a quelle del resto del Paese. Su 14,5 milioni di famiglie italiane che approfitteranno dei ribassi, quelle della provincia di Cagliari sono solo 122mila, per una spesa stimata di quaranta milioni di euro, circa il 21,3% del fatturato annuo di settore. A livello nazionale si prevede una spesa pro capite di 174 euro (410 euro la spesa familiare nei tre mesi di saldi). Media che si abbassa in Sardegna: secondo le stime di Confcommercio, 122 e 328 euro di spesa individuale e familiare. In città il settore che darà la misura di come stanno andando le cose sarà quello dell'abbigliamento. «Speriamo di confermare i numeri dello scorso anno - ha detto il presidente provinciale di Federmoda-Confcommercio, Claudia Cannas - in un momento come questo i consumatori sono molto attenti, e, vista la leggera contrazione registrata a Natale, contiamo sul fatto che stiano aspettando proprio l’inizio dei saldi: già dalla prima settimana dovremmo essere in grado di capire qual è la tendenza di quest'anno ». L'abbigliamento prima di tutto, quindi, anche se rispetto agli anni passati si registra la tendenza a scontare i prodotti hi-tech (telefoni cellulari e lettori mp3 soprattutto), diventati nel frattempo, merce stagionale soggetta al rapido consumo, tra gli adolescenti e non solo.
“SALDI” apparirà scritto sulle vetrine solo l'otto gennaio (come in Val d'Aosta), sei giorni dopo le altre regioni d'Italia. Non è detto, però, che molti negozi in città non inizino a fare i prezzi speciali fin d'ora, non ufficialmente, magari ai clienti più assidui. Le regole, comunque, parlano chiaro: in vetrina vanno riportati l’indicazione del prezzo iniziale del prodotto (che non è necessario sia della stagione corrente), la percentuale di sconto, e il prezzo finale proposto al cliente. È il negoziante che decide se il cliente, una volta acquistato il prodotto, possa cambiarlo o meno. A meno che la merce non sia danneggiata. In questo caso scatta l'obbligo alla riparazione o alla sostituzione, e, se questo non fosse possibile, alla restituzione dei soldi. ¦
I dati
40 milioni di fatturato ¦
¦ Su 14,5 milioni di famiglie italiane che approfitteranno degli sconti, in provincia di Cagliari saranno non meno di 122mila famiglie ad acquistare in saldi, generando una spesa stimata appena superiore ai 40 milioni di euro che rappresenterà, nella media, circa il 21,3% del fatturato annuo di settore. Cento euro in meno ¦ ¦ Secondo lo studio di Confcommercio, a livello nazionale le vendite si attesteranno su una spesa media pro-capite di 174 euro, per una spesa media per famiglia di 410 euro. In Sardegna si prevedono spese più basse: 328 euro per famiglia, con una spesa individuale di circa 122 euro.