Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Poetto, i titolari dei baretti «Troppi ritardi sospetti, ricorriamo al Capo dello Stato»

Fonte: La Nuova Sardegna
28 dicembre 2009

DOMENICA, 27 DICEMBRE 2009

Pagina 2 - Cagliari 






ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. «Questa non trasparenza di parte della maggioranza del consiglio comunale è fortemente equivoca», precisa Sergio Maxia, portavoce del consorzio Poetto Service (che raggruppa 9 dei 21 baretti del Poetto), riferendosi al fatto che Forza Italia ha chiesto di rimandare l’approvazione di un ordine del giorno che da mandato al sindaco Emilio Floris di ridiscutere con la Regione le norme generali per il Pul, il piano di utilizzo del lungomare cittadino.
Sullo sfondo c’è la direttiva del Comune, in cui si ordina la demolizione dei chioschi per mancanza di licenza edilizia. Una situazione che risale al 1988 e che, da allora, si è trascinata con la promessa dell’amministrazione di varare delle norme, ma mai portata sino in fondo. Il tutto, in parallelo, con interventi (vetrate ecc.) o ricostruzioni (dopo le mareggiate) da parte dei baretti che, in mancanza di norme, hanno creato nuove irregolarità (occupazione abusiva di luogo pubblico).
Ora l’argomento Pul è stato rimandato alla prossima tornata del consiglio comunale che si terrà dal 12 gennaio, «data che rende impossibile la richiesa di sospensiva al Tar, che scade il 5 gennaio - continua Maxia - infatti senza un documento sulla volontà degli organi politici, l’esposto diventerebbe inutile. Da qui il ripiego alla seconda possibilità, il ricorso al Capo dello Stato, sperando che il consiglio comunale approvi il documento entro gennaio».
Il 5 febbraio scadono i termini per la rimozione (tre mesi dopo la notifica). I titolari dei baretti vogliono domandare la sospensiva, «non per impedire la demolizione dei baretti, ma per posporla. Se l’abbattimento dei chioschi avvenisse entro gennaio - spiega Maxia - visti i tempi tecnici per arrivare a un accordo Comune-Regione su nuove regole, quelli per la predisposizione del Pul e la sua approvazione da parte del consiglio municipale, nonchè quelli per le ratifiche dagli organismi di tutela del paesaggio e dall’urbanistica regionali, e la seguente pubblicazione sul Buras... Si arriverebbe in pratica a dopo l’estate. Il che significherebbe non poter, prima, ricostruire i chioschi e, quindi, una stagione senza il servizio dei baretti».
Questo rimandare in continuazione da parte di «alcune parti del Consiglio - precisa Maxia - ci preoccupa. Forse si pensa di affidare il servizio di ristoro ai grandi operatori? Una scelta che sarebbe legittima (anche se noi abbiamo fatto un ampio avviamento), ma se è così chiediamo che venga presa in maniera trasparente e non con sotterfugi vari».
Secondo le norme generali approvte dalla Regione nel periodo del governo di Renato Soru viene posta una limitazione, in particolare per le strutture legate alla balneazione: un fronte mare di 50 metri e una superficie occupata (per ogni struttra) di non oltre 500 metri quadri. Oggi, invece, sia Golfo degli Angeli (che gestisce sette punti di balneazione) che Emerson hanno spazi più ampi. Mentre per i baretti (nel retro spiaggia) quelle norme ipotizzano lo stesso spazio attuale, mille metri quadrati per ognuno. L’esigenza di rivedere le norme generali sul lungomare, conclude Maxia, «parte, sì, dal rendere più funzionale la fruizione del Poetto per tutto l’anno, ma anche dalle richiese dei servizi-balneazione. Però noi non dobbiamo farne le spese».