Presi di mira i passanti, gli ambulanti e le auto in sosta
Gli uccelli sporcano e prendono di mira non solo le auto in sosta, ma anche le persone che passeggiano.
Tutti col naso all'insù, ma non per guardare i nuvoloni che minacciano pioggia, bensì per schivare il bombardamento degli uccelli. Sporcano e prendono di mira non solo le auto in sosta, ma anche le persone che passeggiano e, durante le feste natalizie, anche gli oggettini e la bigiotteria esposta nelle bancarelle degli ambulanti costretti a coprire tutto con teloni di cellophane.
L'ALLARME Chiamandolo guano, così come lo si trova nel dizionario italiano, forse lo rende leggermente meno disgustoso, ma in piazza Yenne (e in misura minore anche nel vicino largo Carlo Felice) il problema degli escrementi dei piccioni e degli altri volatili ha ormai raggiunto da tempo i livelli di guardia. «E non solo per le automobili parcheggiate anche solo per qualche ora, che devono essere subito portate a lavare - spiega Emanuele Ruju, insegnante le cui finestre danno proprio sulla piazza - chiunque frequenti questa zona è stato colpito almeno un paio di volte, per non parlare dei poveri ambulanti che non possono sistemare i gazebo sotto gli alberi».
LA RICHIESTA Lo scorso anno, a febbraio, un gruppo di residenti aveva firmato una petizione per chiedere la sistemazione di reti protettive sotto le piante, come quelle già in uso in molte grandi città, ma l'idea sembra comunque dividere anche gli stessi frequentatori di piazza Yenne. «Diventerebbe uno schifo peggiore di com'è adesso - assicura Stefano Mereu, commerciante - le reti andrebbero ripulite di continuo, altrimenti sarebbe come avere un deposito di letame sopra le teste». Per il momento, dunque, gli uccelli tra i rami continuano a essere migliaia e basta osservare il lastricato (a distanza di sicurezza) per notare l'incessante pioggia di escrementi. «Siamo in tanti e non possiamo restare tutti ammassati nella parte senza alberi - dice Oreste Pala, ambulante che con la moglie ha ottenuto l'autorizzazione del Comune ad esporre bigiotteria e collane fatte a mano - quelli che, come noi, non hanno trovato posto nelle bancarelle di via Roma, ora devono litigare per un posto al riparo. Servirebbe un modo per cacciare via gli uccelli».
LA SICUREZZA Non è solo una questione di igiene, ma anche di sicurezza. «Quando piove o c'è molta umidità - racconta una giovane dipendente di banca - il guano che cade sul marciapiede diventa scivoloso e si rischia di cadere. Per non parlare dell'odore che è nauseabondo». Poi c'è anche chi è convinto di aver subito danni: «Una patina di colore del cofano dell'auto è andata via - assicura Luca Basciu, titolare di un negozio di abbigliamento nel largo - il carrozziere non ha avuto dubbi e mi ha subito detto che era colpa degli uccelli. Non si possono nemmeno uccidere col veleno, perché si rischia di essere denunciati». È auspicabile che il Comune pulisca tutti i giorni piazza e strada.
FRANCESCO PINNA
28/12/2009