DOMENICA, 20 DICEMBRE 2009
Pagina 2 - Cagliari
In città e nell’isola si spende meno per le feste di fine anno
CAGLIARI. Regali utili, meno regali: secondo uno studio della Confcommercio quello in arrivo sarà un Natale più povero per i cagliaritani, afflitti da una crisi economica galoppante e preoccupati per un futuro privo di spiragli incoraggianti. Con tutti i limiti che i dati statistici implicano il sindacato dei commercianti prova a dare qualche cifra per vestire l’impressione di austerità percepita in questi giorni dedicati agli acquisti.
Se le famiglie della penisola spenderanno in media 1270 euro ciascuna per doni e festeggiamenti, con una leggerissima crescita (0,6%) rispetto al 2008, la media sarda e cagliaritana cala fino a 1065 euro con un differenziale negativo del venti per cento. Secondo Confcommercio è legato alla «particolare situazione economica della Sardegna, dove le spese per l’abitazione, i trasporti, i combustibili e l’energia rappresentano il 46% delle uscite mensili delle famiglie».
Come ogni dato riferito alla media è chiaro che va inteso globalmente, perchè se lo studio di Confommercio analizzasse le situazioni individuali emergerebbe una situazione di ben altro spessore negativo. Ed è la stessa organizzazione dei commercianti infatti che precisa come il rapporto tra il numero di famiglie con spesa e consumi pari o al di sotto della soglia di povertà e il totale delle famiglie - il parametro che indica l’incidenza della povertà - si aggiri attorno al venti per cento. Un dato sicuramente drammatico, che non si attenua neppure se isolato all’interno del capoluogo.
Confcommercio valuta nel suo studio pre-natalizio anche il valore aggiunto per abitante nel sud dell’isola, che «sconta fortissime differenze a livello territoriale». Partendo dal totale delle famiglie, pari a 308 mila che rappresenta il 47% delle famiglie sarde, se il valore aggiunto nella provincia di Cagliari è del 20% il dato si riduce drasticamente nella provincia di Carbonia-Iglesias Sulcis, dove è pari al 12,6% e in quella del Medio-Campidano che scende fino all’11,6%.
Osserva Confesercenti: «La capacità di reddito delle famiglie presenta dunque significative differenze, che per alcuni territori vengono accentuate dal ricorso agli ammortiszzatori sociali». La ricerca mette poi in evidenza come i consumi natalizi delle famiglie nella provincia di Cagliari «si assesteranno sui valori dello scorso anno, con un leggero incremento per i nuclei familiari del capoluogo».
Ma quali sono i doni di Natale più gettonati nell’inverno della crisi economica nazionale? Secondo Confesercenti si conferma la scelta per i beni tradizionali, con chiara prevalenza di quelli utili: abbigliamento (70%), libri (63%) e articoli sportivi (52%) su tutti gli altri. Vanno forte quest’anno anche i tecnologici: computer, navigatori satellitari, telefonini. Mentre nel rapporto annuale del Sole 24 ore sulla qualità della vita, la provincia cagliaritana scivola sorprendentemente al di sotto di Oristano.