Poetto. Il consorzio dei chioschetti chiede di far presto: pronti a qualche rinuncia
In arrivo una soluzione politica sul Pul. «Le modifiche dopo»
Le ordinanze di demolizione dovranno essere applicate entro la metà di febbraio. Le rassicurazioni del sindaco: «Stiamo lavorando».
Una soluzione politica che consenta agli operatori del Poetto di tenere in vita la speranza di poter proseguire la loro attività sul lungomare, pur in presenza delle ordinanze di demolizione partite dal Municipio ai primi dello scorso mese di novembre.
SOLUZIONE POLITICA A sollecitarla sono anzitutto i rappresentanti del consorzio “Poetto services”, che nei giorni scorsi sono stati anche ascoltati dalla Procura. «Il provvedimento adottato dagli uffici comunali certifica una situazione che va avanti da almeno venti anni - dice Sergio Mascia, presidente del sodalizio del quale fanno parte 10 dei 21 gestori raggiunti dalle ordinanze - ora non ci si può chiedere di aspettare un nuovo confronto con la Regione, che potrebbe andare avanti anche per un anno. Serve un provvedimento-ponte, che ci consenta di salvare gli investimenti e di far sopravvivere le nostre attività. L'alternativa è il disastro».
I GESTORI Sulla buona volontà della gran parte dei gestori dei chioschi realizzati sul litorale è pronto a giurare l'avvocato Carlo Fanari, vicepresidente della “Poetto services”: «Pagano Ici e Tarsu, hanno persino accatastato gli immobili. Non possono avere l'autorizzazione urbanistica solo perché non c'è un Piano di utilizzo di litorale vigente. Tutti si dicono contrari alle esagerazioni e alle fughe in avanti che magari si possono essere registrate in qualche caso. Ma hanno diritto alla sopravvivenza, anche in considerazione degli investimenti fatti e del servizio che forniscono a una clientela che è sempre più vasta ed esigente».
LA POLITICA L'obiettivo degli associati nel Consorzio è quello di restare fuori dalla bagarre politica che potrebbe nuovamente scoppiare sul tema: «Non vogliamo essere strumentalizzati né dalla maggioranza né dall'opposizione - chiarisce Mascia - siamo grati a tutti i consiglieri che si stanno occupando del nostro problema, speriamo solo di non essere immolati sull'altare della contesa politica». Intanto i contatti con chi dovrà decidere proseguono a gran ritmo: «Ci hanno assicurato che la questione verrà affrontata nel corso della riunione di Consiglio in programma martedì - conclude Mascia - la nostra proposta è quella di approvare il Pul che ha già ricevuto il via libera dalla Giunta nello scorso mese di febbraio. Il provvedimento ci metterebbe in condizione di regolarizzare la nostra posizione, pur con alcune rinunce dal punto di vista dei servizi da erogare. Per le migliorie, che arriverebbero dal confronto con la Regione, c'è sempre tempo».
IL SINDACO Dal sindaco Emilio Floris arriva un'apertura: «Non so cosa si riuscirà a fare nell'unica seduta in programma entro la fine dell'anno - dice il primo cittadino - ma l'impegno è quello di affrontare definitivamente la questione all'inizio del mese di gennaio, quando alla scadenza dei termini imposti dall'ordinanza mancherà ancora un mese. L'ipotesi è proprio quella di approvare una prima ipotesi di Pul, allegando un ordine del giorno che impegni la Giunta ad avviare un confronto con la Regione per la modifica delle linee guida. La questione del Poetto resta centrale per l'amministrazione: vogliamo dare regole certe, che possano rappresentare un volano per lo sviluppo economico e per la crescita dell'offerta turistica della nostra città».
LA COMMISSIONE Dal presidente della commissione Urbanistica Massimiliano Tavolacci non arriva una chiusura, ma comunque un invito a scelte definitive: «L'emergenza va certamente affrontata - ricorda - e dunque non siamo pregiudizialmente contrari a provvedimenti che ci consentano di risolvere le situazione nell'immediato. Ma deve essere chiaro che il confronto con la Regione va aperto senza ulteriori indugi». ( a. mur. )
20/12/2009