Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zone franche al via, sconti alle imprese dall'inizio del 2010

Fonte: L'Unione Sarda
18 dicembre 2009

Agevolazioni Il ministero taglia i tempi



Procedure più semplici per attivare le ventitré zone franche urbane d'Italia, comprese quelle sarde. A dirlo è il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che assicura passaggi amministrativi ridotti per accelerare l'erogazione delle risorse, creare micro-imprese e nuova occupazione.
LA PREVISIONE Il Consiglio dei ministri, su proposta dello stesso Scajola, ha infatti approvato, nel cosiddetto “decreto milleproroghe”, la modifica della normativa sulle zone franche urbane, varate di recente dal dicastero dello Sviluppo economico e che, nella fase iniziale, riguardano ventitré comuni, in gran parte nelle regioni meridionali.
NELL'ISOLA Tre le città sarde che potranno beneficiare dei vantaggi fiscali. A Cagliari, la zona franca sarà concentrata nel quartiere di Sant'Elia e in una parte del Poetto. A Quartu Sant'Elena, invece, saranno interessati i rioni di sa Forada, Sant'Antonio, Sacro Cuore ma anche una parte del centro storico e l'area di Is Arena. Comprese nella zona franca, poi, anche una fetta della 554 e un tratto del Poetto tra la Bussola e il Margine Rosso. Il terzo comune coinvolto è infine Iglesias, dove le agevolazioni sono localizzate al centro storico.
L'AVVIO «In un momento difficile per l'economia del Paese e, a maggior ragione per le aree più fragili e disagiate, questa semplificazione procedurale», ha precisato Claudio Scajola, «permette di ridurre una serie di passaggi amministrativi e contabili complessi in modo da far decollare il progetto già con l'inizio del prossimo anno». A breve saranno quindi convocati i Comuni interessati per dare immediatamente avvio alla semplificazione.
OBIETTIVO Il ritocco proposto dal dicastero di via Veneto, di concerto con quello dell'Economia e delle finanze, ha lo scopo di rendere operativa da subito l'agevolazione, assegnando le risorse (100 milioni di euro) direttamente ai Comuni interessati, accelerando così i tempi per l'erogazione alle imprese. La modifica, che conferma l'entità dei benefici per azienda, privilegia inoltre il taglio degli oneri relativi al costo del lavoro e all'Ici, semplificando il calcolo dell'agevolazione e la sua effettiva fruizione.

18/12/2009