Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Fuori sede senza casa dello studente e il Comune tace su viale La Plaia»

Fonte: La Nuova Sardegna
17 dicembre 2009

GIOVEDÌ, 17 DICEMBRE 2009

Pagina 1 - Cagliari

Interrogazione del centrosinistra: l’Ersu ha un progetto ma il Municipio non collabora





ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. Che fine ha fatto il progetto per gli studenti universitari di viale La Plaia? Nel luglio di quest’anno il consiglio comunale aveva deliberato di prorogare di cinque anni i tempi di attuazione del programma integrato «ex Sem» per la realizzazione di una struttura per gli universitari fuori sede. Ma a quella sollecitazione, la Giunta non ha fatto seguire atti concreti. La situazione degli studenti non residenti, però, non è delle migliori. Su trentottomila iscritti nell’ateno cittadino, circa dodicimila sono fuori sede e tali da non poter viaggiare tutti i giorni. Non è un caso che il mercato della casa, in lieve ribasso, abbia tunuto nel 2009 soprattutto grazie agli universitari. Molti, però, sono vittime degli affitti in nero e altri rischiano di dover interrompere i loro studi. In parallelo i posti letto disponiblii sono 994, mentre le persone che, per merito e reddito familiare, avrebbero diritto a un alloggio sono almeno duemila. Da qui la necessita di altri interventi. In precedenza l’Ersu, su mandato della Regione, aveva ipotizzato due ipotesi una dell’architetto Di Martino e, l’altro, di Da Rocha: rispettivamente per 914 o 1.008 posti letto. Ora l’ente regionale, sempre su disposizione del governo dell’isola e con una gruppo di lavoro che ha coinvolto anche Comune e Università, ha redatto un programma in cui si ridisegna l’ospitalità per gli studenti fuori sede cercando di avvicinarli ai centri della didattica. Il tutto con un programma di dismissioni delle case dello studente meno funzionali (quella del corso Vittorio Emanuele, via Businco e via Biasi), di acquisizioni e ristrutturazioni di strutture militari dismesse e di realizzazione di nuovi 300 posti e altri 500 in viale La Plaia. In quest’ultimo sito, l’Ersu ha pensato a uno student village ecocompatibile più che ha un campus, ovvero ad un insieme di piccole strutture, ognuna indipendente. E un’apertura dei servizi alla città. Complessivamente i posti letto dovrebbero passare dai 994 attuali a 1.882, per un costo complessivo di 142 milioni di euro e quattro anni per la realizzazione. Da qui la richiesta del Pd al sindaco per sapere «quali iniziative assumere per dare finalmente una rispista positiva alle sollecitazioni e ai progetti dell’Ersu (...) anche attraverso la stipula di un nuovo accordo di programma». Massimiliano Tavolacci, Udc e presidente della commissione consiliare all’Urbanistica, vede con favore i nuovi progetti Ersu perchè «danno risposte positive alle obiezioni che noi, come maggioranza comunale, avevamo dato al progetto di Da Rocha (cubature eccessive per l’area) per la Plaia. Da parte nostra daremo parere favorevole».