DOMENICA, 08 GIUGNO 2008
Pagina 1 - Cagliari



Oggi al Poetto centinaia di imbarcazioni in mare





________________________________________
CAGLIARI.Tutti in barca per salutare l’estate che, almeno sotto l’aspetto meteorologico, si auspica che arrivi prima del solstizio. E’ il messaggio che lancia anche quest’anno lo Yacht club a tutti gli appassionati del mare per il Festival della vela, in programma oggi al Poetto. La spettacolare manifestazione, giunta alla 19ma edizione, ha sempre trovato un grande consenso non solo tra i velisti che solitamente partecipano durante l’anno all’attività agonistica ma soprattutto tra quelli che utilizzano la propria imbarcazione per compiere delle mini crociere nel golfo. «L’importante è che si vada a vela - dice Tonio Piseddu, direttore sportivo del circolo nautico di Marina Piccola - perché è una regata non competitiva, una sorta di veleggiata riservata a tutti gli appassionati».
L’anno scorso furono oltre cento le imbarcazioni che si esibirono in una sorta di sfilata che trasformò l’orizzonte del Poetto in un arcobaleno di colori caratterizzato da tantissime vele. A trionfare furono le derive, dove la parte da leone spettò alla classe Optimist, le piccole imbarcazioni utilizzate dalle scuole vela per insegnare i segreti dell’andar per mare. Ma la novità di quest’anno saranno gli windsurf, che stanno risorgendo dopo la grande crisi di questi ultimi anni. Della spettacolare kermesse anche le imbarcazioni d’altura, alle quali si aggiungeranno quelle della Rotary Cup, abbinata al Festival della vela.
Il via sarà dato questa mattina alle 10.30 nello specchio di mare compreso tra gli stabilimenti del Lido e il D’Aquila. Una festa, quella del Festival, che comincia in mare e si conclude a terra con un epilogo gastronomico e musicale. Tutti i partecipanti in serata potranno partecipare alla festa in programma nella sede dello Yacht Club, dove è previsto anche un rinfresco con menu tipicamente sardo a base di malloreddus, salsiccia arrosto e vino. Un buffet accompagnato dalla musica degli anni Sessanta.
Sergio Casano