Brotzu. Numeri in calo. Ieri in ospedale i giocatori del Cagliari nel ruolo di testimonial
Festa per sensibilizzare i giovani e creare una nuova cultura
Nell'ultimo anno, su 39 potenziali donatori, sono stati prelevati organi solo a 23 di loro. In sette casi, c'è stata l'opposizione della famiglia.
Sette potenziali donatori, quattro prelievi effettuati: è negativo il bilancio della donazione d'organi a Cagliari. I quattro prelievi, tra l'altro, sono stati effettuati esclusivamente al Brotzu mentre gli altri cinque centri cittadini attrezzati non hanno fornito alcun donatore. È uno dei dati emersi, ieri, nel corso della campagna a favore della donazione d'organi “Doniamo insieme”.
LA CAMPAGNA Un'iniziativa caratterizzata dalla festa di ieri mattina che ha coinvolto circa 400 ragazzi. «Avremmo potuto», afferma il commissario dell'Azienda sanitaria Antonio Garau, «celebrare la giornata con un convegno. Abbiamo, invece, preferito puntare sui giovani perché, attraverso i ragazzi, si può creare una cultura della donazione». I giovani hanno assistito alla proiezione di filmati e hanno conversato con gli esperti. Anche se per loro il momento più emozionante è stato, naturalmente, l'arrivo dei giocatori del Cagliari nella hall dell'ospedale. Dal canto loro, i rossoblù, dopo essere stati ricevuti per i saluti di rito e per lo scambio di doni nella sala Mariano Ciccu, hanno seguito un percorso accidentato per evitare la ressa e arrivare nella hall. Vista la tanta gente, non sono riusciti a vedere la mostra, una raccolta di immagini di trapiantati insieme alle opere realizzate da personale del Brotzu e non solo.
I DATI L'obiettivo, appunto, è creare una cultura della donazione, visti i recenti cali. «Dovuti», puntualizza Garau, «anche al miglioramento delle strutture: siamo riusciti a salvare molte persone in più». Ma i numeri preoccupano. Nel 2009, sono stati segnalati, in tutta l'Isola, 39 potenziali donatori: di questi, sono stati effettivamente utilizzati gli organi di 22 mentre i non idonei sono stati 5 e le opposizioni delle famiglie 7. Gli organi maggiormente prelevati sono i reni (42 di cui 38 utilizzati) e i fegati (20 su 21). I dati, aggiornati al 14 dicembre, parlano anche di sette cuori (tutti utilizzati) e di quattro pancreas (uno non trapiantato). Un calo che preoccupa anche Prometeo, l'associazione dei trapiantati. «Abbiamo inviato», afferma il presidente Pino Argiolas, «una lettera all'assessore regionale alla Sanità Liori per chiedergli un intervento urgente».
IL BINAGHI Per ora Liori parla del rischio di licenziamento di otto biologi del centro trapianti del Binaghi. «La struttura», afferma, «non poteva rinunciare a queste elevate professionalità e alle competenze acquisite, perciò non era sfuggito il problema dell'imminente scadenza. Ci adopereremo per la riconferma del personale».
MARCELLO COCCO
16/12/2009