Rassegna Stampa

Il Sardegna

Cagliari stangata dalla Tarsu «La spesa più alta d'Italia»

Fonte: Il Sardegna
14 dicembre 2009

L'incontro. Convegno sui rifiuti organizzato dal Pd: critiche alla gestione del Comune

Sanna (Cacip): ci salva il termovalorizzatore. Cugusi: posti di lavoro dall'immondizia

A Cagliari le tariffe più alte d'Italia per la raccolta dei rifiuti. L'ha ribadito il gruppo consiliare del Pd, ieri al Caesar's hotel. «Viviamo nella città con la Tarsu più alta del Paese - ha detto il capogruppo Ninni Depau - cinquanta euro procapite, circa seicento a famiglia. Una cifra enorme, tenuto conto che la Tarsu non copre l'intero costo della raccolta, ma solo i due terzi». Ossia, trentacinque milioni su cinquanta. Quanto alla gara tanto discussa, «a parte il noto conflitto d'interessi, è la formula dei nove anni che non condividiamo: se si decide di fissare una cifra per un arco di tempo così lungo, significa che non si prevede nessun risparmio, né alcun abbassamento della tassa di anno in anno ». Con le critiche sono arrivate le proposte: quella di trasformare i rifiuti nella filiera del riciclo. «C'è un'economia buona che i cagliaritani devono ancora scoprire - ha detto Claudio Cugusi, anche componente della commissione Ambiente - Centinaia di posti di lavoro, cioè oro in un momento di crisi come questo, possono essere creati se il Comune e la Regione incentiveranno l'industria del riciclo. Quelle che già ci sono e soprattutto quelle che dovranno essere costituite per colmare il fabbisogno dei sardi di plastica, vetro, alluminio, compost e carta». L'attuale presidente del Cacip (ex Casic), Emanuele Sanna, ha evidenziato il ritardo di Cagliari nella differenziata: «È una delle città dell'Isola che meno contribuisce alla raccolta, con una percentuale di poco superiore al dieci per cento». Secondo l'ex assessore regionale all'Ambiente, visto che gran parte dei rifiuti prodotti son costituiti da carta, «è impensabile dover percorrere anche una strada intera per trovare il cassonetto adatto». Sulla questione termovalorizzatori: «Bisogna spiegare ai cittadini che i rifiuti sono un prodotto ineliminabile, che va smaltito. Per questo non bisogna demonizzare i termovalorizzatori». Semmai ce ne vogliono altri: «Di sicuro se ne sente la mancanza al nord - ha continuato Sanna - ma il progetto di Ottana era stato boicottato da chi sosteneva che questi macchinari producono polveri sottili dannose per la salute». Sul termovalorizzatore di Macchiareddu: «Se non esistesse il Tecnocasic, fin dal 1995 - ha concluso - oggi Cagliari sarebbe come Napoli».