Rassegna Stampa

Il Sardegna

Capodanno, l'appello dei gestori «Aperti fino alle 4 del mattino»

Fonte: Il Sardegna
14 dicembre 2009

La festa. Da piazzetta Savoia a Castello la richiesta è unica: sì alla musica in strada fino a notte fonda

Ma ancora manca l'ordinanza del Comune. Disaccordo anche sui fuochi d'artificio

Roberto Murgia cagliari@ilsardegnablu.it ¦

Ancora niente: quando mancano due settimane a Capodanno i gestori dei locali interessati non sanno a che ora dovranno chiudere. Mentre ad Alghero il sindaco Marco Tedde ha già emesso un'ordinanza con la quale posticipa, dal 18 dicembre al 31 gennaio, di tre ore la chiusura dei locali, il Comune di Cagliari ancora non si è pronunciato. «È sempre la solita storia - dice Italo Pau dell'Ampurias - l'ordinanza che consente di mandare musica oltre le due del mattino arriva sempre alla fine». L'anno scorso gruppi e dj avevano potuto suonare fino alle tre (per legge non si può oltre le due). Quest'anno piazza Savoia e Castello chiedono di più: musica fino alle quattro del mattino. «Perché no? - si domanda Vincenzo Onorati del Manamanà - non ci sono mai stati problemi di sicurezza in passato: se la serata è bella e non piove, è meglio finire più tardi. Mandare via la gente quando si trova al culmine del divertimento, non è mai una buona idea. L'importante è che non ci facciano spegnere tutto all'una come era successo nei primi anni». «Tra fischi e malcontento», aggiunge Pau dell'Ampurias. Piazza Savoia sarà una discoteca all'aperto con dj come Nicola Musu ai dischi. Tre i locali e ristoranti coinvolti: Café Savoia, Manamanà e Ampurias. Da Castello parla per tutti il proprietario del Libarium, Danilo Argiolas: «Non scherziamo, certo che è indispensabile un'ordinanza che ci permetta di lavorare fino alle quattro». Davanti al locale di via Santa Croce si esibiranno i No Soul Funky, mentre metteranno i dischi Alessandro Manzo e Leonardo Cao. Non ci sarà alcuno spettacolo, invece, al Cafè degli Spririti. Da subito le forze dell'ordine erano state molto chiare: al Bastione non si fa niente, troppo pericolose. «Quest'anno organizziamo in altre zone della Sardegna», fa sapere il gestore del club, Alessio Raggio. L'assessore competente, Maurizio Onorato, spiega che «sinora c'è stata solo una riunione tecnica, ma abbiamo affrontato altre questioni: la sistemazione del palco, per esempio. Non abbiamo ancora parlato di un'eventuale estensione dell'orario di chiusura degli esercizi. Siamo in attesa di conoscere le reali esigenze dei locali. Di certo, non credo ci sarà da trattare sul divieto di asporto delle bottiglie dai pub». Nei prossimi giorni si terrà una conferenza di servizi. Attorno al tavolo, Comune, Forze dell'ordine ed Event Group, la società che organizza il Capodanno. Solo allora si saprà se i locali interessati potranno tenere aperto fino alle quattro. Posto che il provvedimento riguarderà, nel senso che usufruiranno dei benefici economici, anche i quelli non direttamente coinvolti da Event Group. Un'altra decisione potrebbe condizionare tutta l'organizzazione studiata nei minimi dettagli da Event Group, e riguarda i fuochi d'artificio. L'autorità portuale non li vuole in via Roma. Oggi in Capitaneria di porto si discuterà sull'opportunità di accendere i fuochi al molo Sabaudo o al molo di ponente, quest'ultimo molto lontano dal cuore dei festeggiamenti. ¦


Show da duecentomila euro organizza la Event Group
Il bando contestato ¦
¦ Anche la notte di San Silvestro di quest'anno è organizzata da Event Group, società che nel 2008 ha vinto un appalto da un milione di euro per l'organizzazione di due Carnevale (2009 e 2010) e tre capodanni (2008, 2009 e 2010). Per l'ultimo evento, che vedrà salire sul palco allestito in via Roma Claudio Baglioni, il costo previsto è di duecentomila euro. Il bando del 2008 che aveva visto vincitrice la Event Group aveva sollevato non poche polemiche. La gara era stata contestata dalle storiche associazioni che per trent'anni hanno organizzato il carnevale. E da un'altra società che organizza spettacoli e intrattenimento: la Valentina Sas. I dubbi del presidente della Valentina si erano concentrati più che altro sui punteggi e sulla composizione della commissione giudicante. Tanto da annunciare l'impugnazione del risultato al Tar. Ma la Valentina Sas non ha mai dato seguito all'iniziativa giudiziaria annunciata e il Tar non è mai stato adito.